“Qualcuno sostiene che al presidente Ceriscioli vadano delle scuse perché il tempo ha dato ragione alla sua insistenza per l’emissione di ordinanza di chiusura della scuole. Costoro dimenticano che è stato il protagonista, insieme al governo nazionale M5S-Pd, di ciò che ha portato la cittadinanza marchigiana ad una confusione grave e totale proprio quando avrebbe dovuto invece indicare la strada, mostrare sicurezza ed invitare alla prudenza“. Inizia così la dura reprimenda di Moreno Bellesi, della Federazione Popolare Marche, nei confronti del governatore Luca Ceriscioli. Per Bellesi, che parla di “fallimento democratico di Ceriscioli e del centrosinistra nelle Marche, il presidente della Regione non sarebbe esente da responsabilità anche sulla “gravissima crisi economica che si sta abbattendo e si abbatterà ancor più forte sulle Marche. Disdette in tutte le strutture alberghiere, ristoranti vuoti, bar deserti, imprese in ginocchio sono certamente dovute al diffuso senso di insicurezza che ammanta la ‘seconda Regione più bella del mondo’. E la responsabilità è certamente anche di chi la guida, come potrebbe essere diversamente?”.
“Ma il fallimento di Ceriscioli e dell’amministrazione uscente – l’affondo di Bellesi – viene da molto più lontano. Un personaggio che ha concentrato molto potere sulla sua persona. Presidente di Regione, assessore alla Sanità e vicecommissario alla ricostruzione. Troppo per una persona sola, troppo per qualsiasi democrazia. Per di più, gli incarichi a figure che nulla, per formazione o esperienza, avevano a che fare con i compiti assegnati, non hanno ovviamente portato i risultati sperati ed hanno comunque contribuito al fallimento delle sue politiche. Della mancata ricostruzione però parlerò in altre occasioni.
L’emergenza sanitaria ha messo in evidenza le criticità di un Sistema Sanitario Regionale. Manco un mattone negli ospedali unici di vallata, le aree interne di tutte le Marche, mortificate dalla chiusura degli ospedali, aspettano con impazienza la data del confronto elettorale per cambiare. Giusto che il futuro presidente eletto si circondi di persone di sua fiducia e che elabori un piano sanitario regionale secondo il programma votato a maggioranza dagli elettori. La mancata ricandidatura di Ceriscioli da parte del Pd dopo una battaglia intestina violentissima per riaffermare se stesso è la certificazione di quanto ho esposto”.
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