5G, il sindaco Franchellucci:
“Nessuno vuole mettere a rischio la salute,
le nuove tecnologie vanno governate”

PORTO SANT'ELPIDIO - Il sindaco sul dibattito nato in città intorno al 5G:"Un'ordinanza contro la sperimentazione andrebbe incontro a sicura sconfitta al Tar, lo dicono anche i sindaci che l'hanno firmata"

Nazareno Franchellucci

La settimana scorsa a Porto Sant’Elpidio si è presentato il comitato cittadino contro la tecnologia 5G, che il prossimo 3 luglio organizzerà una prima assemblea pubblica per informare ed invitare alla mobilitazione. I promotori del gruppo hanno chiesto che anche il Comune faccia la propria parte, approvando un atto che, come fatto in 35 dei 40 municipi della provincia fermana, dica formalmente no alla sperimentazione.

Sull’argomento il sindaco Nazareno Franchellucci, in qualità di presidente di Ali Marche, ha promosso una videoconferenza di approfondimento alcune settimane fa. “Nutro il massimo rispetto del diritto dei cittadini di associarsi, di manifestare ed esternare la propria preoccupazione – premette il primo cittadino in merito al neocostituito comitato – Da parte di questa amministrazione comunale non c’è mai stata una presa di posizione a favore o contro il 5G. Ogni tecnologia va approfondita e deve rispettare gli standard di sicurezza ed i limiti di emissioni previsti dalle autorità competenti. E’ persino un’ovvietà dire che occorrerà un monitoraggio attento e, qualora si registrino superamenti rispetto al limite di esposizione ai campi elettromagnetici di 6 volt/metro rilevati dall’Arpam, sarà necessario intervenire per bloccare gli sforamenti”.

Il punto centrale, secondo Franchellucci, “è dare una governance al territorio. E’ su questo che dobbiamo misurarci. Il nostro Comune è stato tra i primi ad approvare un piano antenne e ad adeguarlo alle nuove tecnologie. Credo che il punto non sia dire sì o no a priori ad una nuova tecnologia, ma lavorare affinché questa possa essere governata in modo da tutelare la salute dei cittadini”. Sulla scelta di non firmare ordinanze contro la sperimentazione 5 G, Franchellucci dice di “comprendere le ragioni degli altri amministratori che hanno scelto di adottare provvedimenti in questo senso. Loro stessi, però, sono i primi a riconoscere che, se quegli atti verranno impugnati al Tar, i Comuni andrebbero incontro ad una sicura sconfitta. Per questo, ripeto che a mio avviso il punto sia dotarsi degli strumenti di programmazione utili


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