di Giorgio Fedeli
A volerci vedere un lato positivo in quest’epoca nefasta segnata dal Covid, forse è proprio quello emerso dalla nottata dell’ultimo dell’anno che ha accompagnato anche il Fermano verso il 2021: tutto tranquillo dal punto di vista di infortuni, eccessi legati all’alcol o a droghe, almeno da quanto riscontrato in strada, nessun sinistro stradale, nessuna ustione da fuochi d’artificio, anche se se ne sono accesi, quasi tutti ovviamente partiti verso il cielo da finestre e terrazzi. La zona rossa imposta dal Governo, infatti, ha costretto anche il Fermano a restare in casa a festeggiare, per usare un eufemismo, l’arrivo del nuovo anno, se non fosse per il fatto di lasciarsi definitivamente alle spalle un annus horribilis, quasi a voler segnare una soluzione di continuità e ad addebitare le sventure vissute in questi ultimi 365 giorni all’annualità in sè. Ma ci sta. Il Fermano si sveglia e guarda con speranza e fiducia al nuovo anno. Così, sicuramente, hanno fatto i volontari, i sanitari, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che hanno trascorso l’ultimo dell’anno in divisa, al lavoro.
Sì, un pò hanno potuto riposare, vero, proprio perché di richieste di intervento in tutto il territorio provinciale se ne sono registrate che si contano sul palmo di una mano, grossomodo: alcuni malori a casa, interventi ‘domiciliari’, insomma. Poco prima dell’una sono stati i vigili del fuoco a dover lasciare il comando provinciale, salire sui camion e volare in direzione Montegranaro. Sì perché due auto parcheggiate in un cortile, entrambe alimentate a gasolio, sono andate a fuoco: si tratta di una Peugeot 207 e di una Renault Clio. I vigili del fuoco sono arrivati a sirene spiegate sul posto con tre mezzi e hanno domato le fiamme che, nel frattempo, avevano danneggiato anche una parte della parete di un palazzo e la serranda di un garage. Sul posto anche i carabinieri. Sul fronte controlli per il rispetto delle norme-anti Covid, in strada le pattuglie delle forze dell’ordine: diverse le persone e le auto fermate, tra quelle in transito da un Comune all’altro, a quelle in giro di notte, con un traffico, comunque, ridotto davvero al minimo. Ora non resta che attendere i controlli sulle autocertificazioni. Per il resto, tutto nella norma, con una notte dell’ultimo dell’anno segnata dal conto alla rovescia, scandito dalle tv, e da qualche botto di Capodanno ovattato da un silenzio generale, un silenzio dell’esasperazione per un 2020 da dimenticare ma anche della fiducia in un 2021 della ‘rivincita’, in cui poter tornare a brindare con un sorriso non più tirato, tornare ad abbracciarsi, a stringersi la mano, in casa, in piazza. Con la certezza, comunque, che loro, i volontari delle pubbliche assistenze, il 118, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, ci saranno. Perché, festa o non festa, loro hanno scelto di essere al servizio della collettività. E lì saranno, al servizio dei cittadini, 365 giorni all’anno, anche in questo 2021 appena iniziato. Ma se il destino un pò meno avverso desse una mano, come invocato in uno striscione benaugurante apparso tra i sanitari del Pronto soccorso questa notte con scritto “2021 pensaci tu”, sarebbe certamente cosa gradita.
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