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Attimi di tensione nell’autobus,
Rutolini: “Ennesimo episodio,
esporremo il problema alla Prefettura”

PORTO SAN GIORGIO - Il direttore Steat: "Purtroppo non è il primo episodio del genere. Nelle ultime settimane ne abbiamo registrati diversi. Ragazzi che arrivano a spintonare autisti e controllori. In un caso un giovane si è anche parato davanti a un nostro mezzo con l'intento di far credere che fosse stato investito. E' un problema che abbiamo già affrontato con le Rsu e il presidente nei prossimi giorni formalizzerà la questione alla Prefettura che si è già mostrata disponibile ad affrontare la questione"

di Giorgio Fedeli

Attimi di tensione, questa sera, intorno alle 19,30, in pieno centro, a Porto San Giorgio. Un autista di un autobus di linea, infatti, a fronte dell’atteggiamento fuori controllo di alcuni ragazzi tra i passeggeri, ha deciso per sicurezza di arrestare la marcia in piazza Marina, all’inizio di viale Cavallotti. A quel punto sono scattate le telefonate alle forze dell’ordine. E così sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile che hanno riportato la calma. O meglio, saliti a bordo, i militari dell’Arma, hanno identificato i giovani che poi sono scesi e si sono allontanati a piedi. A quel punto l’autobus è ripartito e la situazione è tornata alla calma. Ma il problema non è, purtroppo, circoscritto al solo episodio di questa sera.

“Purtroppo – spiega infatti il direttore Steat, Giuseppe Rutolini – non è il primo episodio del genere. Nelle ultime settimane ne abbiamo registrati diversi. Ragazzi che arrivano a spintonare autisti e controllori. In un caso un giovane si è anche parato davanti a un nostro mezzo con l’intento di far credere che fosse stato investito. E’ un problema che abbiamo già affrontato con le Rsu e il presidente nei prossimi giorni formalizzerà la questione alla Prefettura che si è già mostrata disponibile ad affrontare la questione. Nell’episodio di questa sera il nostro autista ci ha raccontato che alcuni ragazzini urlavano e creavano schiamazzi a bordo, forse anche da ubriachi. Abbiamo chiamato i carabinieri (che stanno procedendo anche per verificare il rispetto da parte dei giovani delle normative anti-Covid), i vigili urbani che hanno assistito il conducente. Ed è intervenuto anche un agente della Fifa security che era impegnato a bordo di un’altra corsa. La collaborazione che riceviamo dalle forze dell’ordine è massima ma non possiamo certo pretendere di avere un carabiniere o un poliziotto su ogni autobus”.


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