di redazione CF
“Erano da poco passate le 20 quando alla Sala Operativa della Questura è pervenuta la segnalazione da parte di alcuni residenti nel Comune di Porto San Giorgio che avevano udito colpi di pistola provenire da un appartamento del terzo piano del condominio. Raccolto l’sos arrivato da Porto San Giorgio, immediato è stato l’intervento degli operatori delle Volanti della Polizia di Stato i quali, arrivati sul posto hanno velocemente raggiunto l’abitazione segnalata riscontrando la presenza di una violenta colluttazione in atto all’ingresso dell’appartamento“. Inizia così la ricostruzione, da parte della Questura di Fermo, dello sconcertante fatto di sangue avvenuto ieri sera, intorno alle 20, in viale Cavallotti, a Porto San Giorgio. Con un uomo che ha esploso due colpi di pistola, e che ora è indagato per tentato omicidio, per il possesso ed il porto abusivo dell’arma da fuoco, dell’arma da taglio e per le lesioni cagionate. E mentre i sanitari della Croce azzurra di Porto San Giorgio si occupavano dei feriti, la Polizia di Stato si è subito messa al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto. E gli investigatori della Questura sono arrivati, da lì a brevissimo, a unire tutti i tasselli del puzzle. Partendo proprio dal momento in cui i poliziotti sono entrati nella casa oggetto della segnalazione telefonica con tre Volanti ad arrivare a sirene spiegate sul posto. E da lì a pochi minuti in viale Cavallotti sono arrivati anche il Questore, Rosa Romano, e gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica.
LA FURIBONDA LITE
“Due uomini, a fatica, stavano cercando – la ricostruzione dei fatti fornita dalla Questura – di bloccare una persona che opponeva una forte resistenza. I poliziotti sono riusciti ad immobilizzarlo malgrado il soggetto continuasse ad divincolarsi ed a rotolarsi sul pavimento. Gli accertamenti successivi hanno consentito di ricostruire gli eventi precedenti”.
L’ANTEFATTO
“Circa 20 minuti prima della richiesta di intervento, il soggetto che era stato fermato, residente del condominio, si era recato presso quell’appartamento per discutere in merito a problematiche condominiali. Nel corso di questo primo incontro – raccontano dalla Polizia di Stato di Fermo – i toni della discussione si erano alterati ed era stato allontanato da un giovane residente nell’abitazione. Dopo 15 minuti l’uomo era tornato a suonare il campanello ma questa volta indossava guanti e giubbotto e, appena aperta la porta, aveva estratto dalla tasca una pistola che ha puntato verso il giovane, il quale, con prontezza, ha tentato di disarmarlo”.
I COLPI DI PISTOLA
“Nelle concitate fasi della lotta, l’uomo – aggiungono dalla Questura – aveva esploso due colpi che solamente per il coraggio del giovane, che era riuscito a bloccare il polso della mano armata, non avevano raggiunto le persone presenti ma si erano conficcati in un mobile. Per le caratteristiche dell’arma da fuoco ma soprattutto per le capacità del giovane, il soggetto è stato disarmato dell’arma ma ha estratto dal giubbotto un coltello con una lunga lama che ha prima puntato verso il ragazzo e successivamente contro altri due uomini presenti nell’appartamento che erano intervenuti dopo aver udito gli spari.
Nel tentativo di non essere colpito il giovane ha tentato ulteriormente di disarmare del coltello il suo aggressore, rimanendo ferito ad una mano da un fendente. Anche una delle due persone giunte in soccorso è rimasto ferito ad una mano dal coltello impugnato dall’uomo. A fatica sono comunque riusciti a togliergli anche il coltello ma l’aggressore ha continuato nella sua azione violenta fino all’arrivo degli operatori delle Volanti della Questura che sono riusciti ad immobilizzarlo. Subito dopo è giunto sul posto personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, per svolgere le attività di indagine e tecniche di competenza. L’arma da fuoco è risultata illegittimamente detenuta dall’aggressore e la perquisizione della sua abitazione ha portato al rinvenimento di ulteriori parti della stessa arma e proiettili, oltre che altre armi da taglio. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. La Polizia Scientifica ha ‘cristallizzato’ anche per l’Autorità Giudiziaria il luogo degli eventi nel quale erano presenti numerose tracce ematiche mentre il personale sanitario (della Croce azzurra di Porto San Giorgio, ndr) intervenuto ha proceduto a prestare le prime cure all’aggressore ed alle due persone rimaste ferite che, grazie alla loro prontezza di riflessi, hanno subito lesioni con prognosi di circa due settimane ciascuno. Questa mattina l’aggressore è stato portato presso la locale Casa di reclusione per i reati di tentato omicidio, per il possesso ed il porto abusivo dell’arma da fuoco, dell’arma da taglio e per le lesioni cagionate“.
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