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Greci a Calcinari: «La tua sconfitta è colpa dei personalismi, non di FI. Qualcuno voleva farmi fuori»

SANT'ELPIDIO A MARE - Il neoletto consigliere, in odore di assessorato replica al candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Pignotti: «Quando ad inizio anno ho iniziato a chiamare i vertici elpidiensi di Fratelli d'Italia chiedendo di costruire qualcosa di nuovo per il paese, nessuno mi ha dato la propria disponibilità ad impegnarsi»

Roberto Greci (al centro) con la capogruppo regionale FI Jessica Marcozzi e il sindaco Alessio Pignotti

di Matteo Malaspina

«Ci è mancata Forza Italia che ha fatto una scelta innaturale appoggiando un’amministrazione uscente a guida Pd». Con questa dichiarazione post voto, Gionata Calcinari ha dato la sua visione sulla mancata vittoria del centrodestra al ballottaggio, accusando il partito forzista elpidiense che si è schierato a fianco di Alessio Pignotti con la veste di civici. D’altronde, i 759 voti (pari all’11%) della lista Per Sem forse avrebbero cambiato le sorti della partita. Ma come si è arrivati a questo? Come mai FI ha scelto il civismo piuttosto che la colazione di centrodestra?

A spiegarlo è Roberto Greci, la punta di diamante del partito di Berlusconi forte dei suoi 196 voti di preferenza. «Quando ad inizio anno ho iniziato a chiamare i vertici elpidiensi di Fratelli d’Italia chiedendo di costruire qualcosa di nuovo per il paese, nessuno mi ha dato la propria disponibilità ad impegnarsi. Della Lega, a Sant’Elpidio, non c’è proprio traccia. Trovandomi davanti ad un muro di ”no”, ho visto che dall’altra parte Pignotti stava programmando un progetto serio ed è venuta fuori una scrittura sottoscritta dagli esponenti provinciali del centrodestra e da Terrenzi ove è scritto “il centrodestra appoggia la candidatura di Pignotti“.

Così ho fatto uscire il comunicato di appoggio a Pignotti e subito dopo il centrodestra è uscito con il nome di Calcinari candidato sindaco – dice Greci – Non me ne sono andato dal centrodestra ma qualcuno voleva farmi fuori e non riesco ancora a comprenderne il motivo. Chi all’inizio non voleva presentarsi alle elezioni, prima ha fatto una campagna di sangue contro il Pd per poi, al ballottaggio, chiedere i voti alla sinistra lasciando da parte quei valori di destra sbandierati fino a qualche giorno prima. La causa della sconfitta del centrodestra non è Greci o Forza Italia ma il loro personalismo».

Roberto Greci

Greci rimarca poi quelle che secondo lui sono falsità sulla mancata opposizione fatta gli scorsi 5 anni, quando sedeva tra i banchi di minoranza: «Non si sono accorti della mia opposizione perché in 5 anni erano spariti dai radar. O ci sei sempre o non ci sei mai. Chi non ha fatto opposizione è Martinelli, non presentandosi quasi mai in consiglio comunale, delegando addirittura me per presentare una sua mozione e non avendo la correttezza di dimettersi. Sono state sparse per fini elettorali falsità su miei voti al bilancio quando i miei voti favorevoli sulle variazioni di bilancio sono stati solo quelli che portavano soldi alla collettività o alle associazioni. Ho collaborato con la passata giunta se faceva buone cose per la cittadinanza, spero lo facciano anche loro».

E sull’accusa che Forza Italia sostiene un’esecutivo di centrosinistra, Greci risponde: «Nel prossimo consiglio comunale ad oggi unici esponenti della maggioranza uscente saranno Paolo Maurizi e Simone Diomedi (ques’ultimo entrato peraltro circa un anno fa). Direi che il vecchio consiglio comunale, cui ho fatto opposizione per 5 anni, è quasi tutto a casa, a rimarcare che la prossima amministrazione sarà molto diversa dall’ultima e il centrosinistra siederà dove sono stato io per cinque anni».

I candidati della lista Per S.E.M. con Pignotti



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