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Ospedale di Campiglione, Calcinaro: «Lavori procedono bene». Dopo lo stop ruspe in azione anche sulla bretella Molini-Girola

FERMO – Il sindaco Paolo Calcinaro: «Si continua a lavorare a buon passo. Ritardi della bretella dovuti a un ricorso al Tar e all’adeguamento prezzi. Cantieri riaperti da qualche mese». Intanto si attendono novità sul contenuto del nosocomio

 

di Alessandro Luzi (foto di Simone Corazza)

«I lavori del nosocomio di Campiglione proseguono senza problemi». È quanto affermato dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Quindi, salvo imprevisti dell’ultima ora, a detta dell’assessore regionale Francesco Baldelli, entro la fine del 2023 si avrà la nuova struttura pronta. Si sta imboccando il rettilineo finale. Il traguardo è vicino e la bandiera a scacchi ha già iniziato a sventolare. Dopo le contestazioni sollevate nel gennaio 2023 dall’Autorità nazionale Anticorruzione, si temeva un brusco stop e aveva fatto balzare i cuori in gola. Invece non hanno scalfito l’andamento dei cantieri. Le indagini sono state archiviate e tutto continua per il verso giusto. Tuttavia resta il grande punto interrogativo sul contenuto. Risposte certe ancora non sono arrivate e a Fermo si attendono novità imminenti. Sì, perché se effettivamente a Natale troveremo sotto l’albero il nuovo nosocomio, dovrà anche essere poi funzionale. Come? Con una squadra medica e infermieristica folta e con una la strumentazione adeguata. Scartare il pacco regalo e poi non trovare nulla all’interno sarebbe una delusione cocente.
Dopodiché sarà importante potenziare l’emodinamica, chiesta a gran voce da Calcinaro all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, e poi ottenuta. Però al Murri è attiva soltanto due giorni a settimana. Troppo pochi per essere veramente un valore aggiunto. All’ospedale di Campiglione sarà necessario cambiare passo. Ma, di fatto, certezze non ci sono e l’enorme struttura sulla vallata del Tenna sembra avvolta da una coltre di nebbia. Occorrono risposte celeri a quello che dovrebbe diventare uno dei punti di riferimento della sanità regionale. Comunque che i lavori proseguono senza interruzioni è già una buona notizia e non è da poco conto. A fine 2021 il primo cittadino di Fermo già aveva sottolineato che stavano procedendo «con una velocità rara in Italia». Dopo quasi due anni lo scenario non è cambiato e si attende il rush finale, ormai sempre più vicino.

I lavori per la bretella Molini Girola

Altra notizia positiva interessa la bretella di Molini-Girola. Doveva già essere conclusa ma l’opera ha subito uno stop prolungato. Ora le ruspe sono tornate in azione. «In realtà i lavori sono ripartiti da qualche mese – ha annunciato Calcinaro -. Si erano arenati per via di un ricorso al Tar e poi per un adeguamento dei prezzi. Nell’ultimo anno i costi sono aumentati quindi era necessario rimodulare i finanziamenti. Adesso le ruspe sono visibili, così come il tracciato. Prima, però, sono state messe in campo una serie di operazioni propedeutiche come la rimozione dei pali elettrici, le condotte del metano e quelle dell’acqua. È stato complicato e hanno richiesto molto tempo. I lavori fatti sono notevoli. Adesso stanno continuando a passo spedito e sono diventati anche più visibili. Comunque la ditta che si sta occupando della realizzazione del progetto è del posto, è gestita da persone serie quindi non c’è il rischio di abbandono dei cantieri». Sarà una bretella importante per la gestione del flusso del traffico in una zona in cui gli incolonnamenti sono frequenti. Si collegherà dalla rotonda bassa della Variante del Ferro, lungo la campagna, fino alla Sp Girola all’altezza del palazzo dei Produttori, dove è prevista una rotatoria, evitando quindi la Fermana Faleriense che attraversa l’abitato di Molini. In vista dell’attivazione del nosocomio di Campiglione avrà un’importanza strategica. Un’altra strada sui cui saranno necessari degli interventi di riqualificazione è la strada provinciale 204, detta Lugotenna. Certo, non sarà semplice formulare un progetto adeguato visto che da una parte c’è una ricca vegetazione a protezione della strada e dall’altro i terreni privati. Sta di fatto che l’ospedale richiede una viabilità all’altezza.

 


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