di Giorgio Fedeli
Tutto parte da Monte Urano dove mettono a segno un colpo per un bottino di oltre 100 mila euro. Ma finiscono nel fuoco incrociato dei carabinieri del nucleo radiomobile di Fermo. Ieri notte una banda di malviventi, molto probabilmente un “pool” di esperti in furti di rame, ha assaltato un impianto fotovoltaico a Monte Urano. I banditi, nel corso della nottata, sono riusciti a ‘sfilare’ cavi di rame per un valore di oltre 100 mila euro. Ma non sapevano di essere già nel mirino dei carabinieri che nel frattempo avevano ricevuto una segnalazione del furto. I militari dell’Arma, infatti, in collaborazione con la polizia autostradale, li hanno braccati fino a quando, all’altezza del casello autostradale di Porto Sant’Elpidio, hanno intercettato la banda criminale.
Il casello autostradale di Porto Sant’Elpidio
I malviventi, messi alle strette, ed intuito che per loro la fuga sarebbe stata brevissima, hanno abbandonato il carico e sono scappati a piedi. I carabinieri e l’autostradale hanno così recuperato l’ingente refurtiva per poi far scattare una caccia all’uomo che è tutt’ora in corso. Il furto sventato dai carabinieri del Radiomobile riaccende i riflettori su un fenomeno, quello del furto di rame, che nei giorni scorsi, per mano sempre dei carabinieri di Fermo, ha portato all’arresto di una banda, questa volta con un’operazione sviluppatasi da Rapagnano a Civitanova Marche (leggi l’articolo).
In manette a Rapagnano la banda dell’oro rosso: colpivano in impianti fotovoltaici (VIDEO)
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Manca un passo fondamentale su tutta questa storia…..la scoperta del furto è stata fatta da una pattuglia della vigilanza privata la quale in contatto telefonico con l’ operatore del 112 comunicava l esatta posizione del mezzo in fuga.