di Gianluca Ginella
Dopo le sei ore di monitoraggio è stata confermata la morte cerebrale del bambino di 22 mesi caduto in piscina venerdì scorso (leggi l’articolo). Nessuna ripresa è stata registrata nell’elettroencefalogramma cui è stato sottoposto il bambino, che è stato dichiarato morto. Dopo che questa mattina i medici del Salesi avevano riscontrato la morte cerebrale del piccolo, alle 14,15 si è riunita la commissione per l’accertamento della morte, che ha dato il via alle 6 ore di monitoraggio, previste per legge (leggi l’articolo). In questo periodo, da quanto emerge, non è stata rilevata attività cerebrale. I medici in accordo con i familiari hanno deciso di procedere al distacco dei macchinari. Domani dovrebbe esserci il prelievo degli organi (ma potrebbe anche slittare), cui hanno dato il consenso i genitori del piccolo. Il bambino resta attaccato alle macchine solo in vista del prelievo di organi. Una fine drammatica per il piccolo, che venerdì scorso stava con la nonna a Penna San Giovanni. La donna e il marito lì hanno una casa che è rimasta danneggiata dal sisma ed è inagibile. La donna quel giorno doveva sistemare alcune cose in vista del trasloco. Il bambino stava giocando con le macchinine quando la nonna è salita al piano superiore. Pochi minuti e il piccolo si è allontanato fino alla piscina, nel giardino, che era coperta da un telo. Il piccolo è caduto in acqua. E’ stato rianimato e portato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, in eliambulanza. Poi il trasferimento all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. La situazione fin dall’inizio era disperata. Ma in tanti hanno sperato che il piccolo potesse riprendersi. Oggi il Salesi ha diramato il bollettino in cui si diceva che era stata segnalata la morte cerebrale. Ora l’unica speranza è che questa tragedia possa aiutare qualche bambino che in questo momento sta soffrendo ad avere una vita migliore con gli organi prelevati dal piccolo. I carabinieri di Penna San Giovanni hanno denunciato la nonna del bambino per omicidio colposo conseguente all’abbandono di minore e inosservanza ai provvedimenti dell’autorità (la donna era entrata nell’abitazione che è inagibile).
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