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Controllo del vicinato,
il quartiere Cretarola fa da ‘apripista’

PORTO SANT'ELPIDIO - Domenico Bevilacqua: "L'auspicio è che, una volta partito il progetto, anche altre zone della città si interessino e costituiscano nuovi gruppi, come è capitato nelle altre città dove il Controllo del vicinato è stato istituito"

Domenico Bevilacqua

Prende forma il primo gruppo di Controllo del vicinato a Porto Sant’Elpidio. Apripista del progetto è il quartiere Cretarola, dove i residenti di via De Amicis hanno formato un primo nucleo e sono già altre due le formazioni in procinto di partire. L’incontro organizzato lunedì sera ha segnato quindi l’avvio a tutti gli effetti di un’azione che, attraverso il coinvolgimento della cittadinanza, mira a creare una rete che migliori la sicurezza pubblica ed offra un supporto al lavoro delle forze dell’ordine. Sono 13 le famiglie ad aver aderito al primo gruppo. A breve partirà anche la segnaletica verticale, con l’installazione del primo cartello all’ingresso della via. Cartelli che hanno uno scopo deterrente verso azioni illecite, perchè intendono comunicare a chiunque passi che i residenti sono particolarmente attenti ed organizzati. Il resto lo fa la rete di comunicazione tra i cittadini, per segnalare in tempo reale movimenti o veicoli sospetti, comportamenti poco rispettosi ed avvisare in modo corretto le forze dell’ordine qualora ci sia bisogno di un intervento.
Soddisfatto Domenico Bevilacqua dell’associazione Controllo del vicinato, che sta seguendo la formazione dei partecipanti. Un progetto sposato con convinzione anche dall’Amministrazione comunale, che ha interessato la polizia locale, la Prefettura ed i carabinieri.
“A Cretarola abbiamo trovato un ambiente ideale per far partire questa attività – assicura Bevilacqua – E’ il quartiere di Porto Sant’Elpidio che si è subito interessato di più, ho trovato ottimi rapporti tra vicini, un tessuto sociale coeso. Un gruppo si è costituito, altre due vie hanno manifestato interesse e presto ci rivedremo per proseguire la formazione. L’auspicio è che, una volta partito il progetto, anche altre zone della città si interessino e costituiscano nuovi gruppi, come è capitato nelle altre città dove il Controllo del vicinato è stato istituito”. Niente ronde e niente giustizia fai da te, come i referenti dell’associazione tengono sempre a ribadire. “Il Controllo del vicinato è in primo luogo un’attività di valenza sociale, per rafforzare i rapporti e la collaborazione tra i cittadini, affinchè nessuno venga lasciato nell’indifferenza – continua Bevilacqua – Inoltre, questa rete può rivelarsi molto proficua per difendersi da furti, truffe ed altri pericoli. Parlando con i residenti di Cretarola ho notato come la preoccupazione più diffusa riguardi i furti, essendo capitati diversi casi. Altro tema che interessa è l’esigenza di mantenere un dialogo costante con i rappresentanti delle istituzioni. I cittadini non debbono fare ronde o pattugliamenti, nè correre alcun pericolo. Si tratta semplicemente di autoorganizzarsi per tenere reciprocamente d’occhio la propria zona per renderla meno vulnerabile. Altro aspetto fondamentale è formare i cittadini ad effettuare segnalazioni corrette alle forze dell’ordine. Sembra una banalità, invece è assai frequente che si chiami la centrale operativa fornendo informazioni lacunose e imprecise. Il Controllo del vicinato funziona se si attiva un dialogo costante e proficuo con le forze dell’ordine”. Sui tempi per espandere il programma nel territorio comunale Bevilacqua non fa previsioni. “Dipende da diversi fattori, a Porto Sant’Elpidio siamo appena partiti e c’è già un ottimo riscontro. A Civitanova Marche, dopo 3 anni, si sono formati 15 gruppi con 150 famiglie aderenti. Il caso più eclatante nelle Marche è Petriolo, dove in appena un anno sono nati ben 21 gruppi con oltre 200 famiglie coinvolte”.

M.M.


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