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‘Tuo, Simon’ al centro della ricca programmazione del Super 8

FERMO - Scopri tutti i film in cartellone al Super 8 di Campiglione di Fermo: da La Truffa dei Logan a End of Justice-Nessuno è Innocente

Quello che vi propone questa settimana il Multiplex Super8 di Fermo.

Tutti meritano una grande storia d’amore. Ma nel caso del diciassettenne Simon Spier (Nick Robinson), protagonista di Tuo, Simon, il film diretto da Greg Berlanti, non è così semplice.
Il giovane ragazzo sta vivendo i duri anni del liceo e, soprattutto, non ha ancora rivelato ai suoi familiari e amici di essere gay, sopportando ogni giorno il peso di un segreto che deve custodire finché non riuscirà a dichiararlo.
Decide di esporsi solo nel mondo virtuale, iniziando a flirtare online con un compagno di classe di cui non conosce l’identità e che si nasconde sotto lo pseudonimo di “Blue”.
Qualche scambio di mail si trasforma così in un vero e proprio innamoramento, dolce e passionale. Un imprevisto, però, potrebbe sconvolgere l’esistenza di Simon: un’email destinata alla sua cotta finisce accidentalmente nelle mani sbagliate e il suo segreto rischia di diventare di pubblico dominio.
Il ragazzo si ritrova così incastrato in una situazione complicata e ansiogena, che lo espone a continui rischi, soprusi, minacce e ricatti da parte dei bulli della sua classe, che lo tengono in pugno. In particolare, si accanisce su Martin (Logan Miller), il tipico teppistello che cerca di nascondere le sue insicurezze e i suoi problemi relazionali sotto la maschera dell’aggressività.
Martin ha infatti bisogno di Simon per conquistare la sua migliore amica, la bella Abby Suso (Alexandra Shipp), e le minacce del bullo si fanno sempre più intense, di pari passo con l’intensificarsi della corrispondenza tra Simon e “Blue”.
Spaventato dalla situazione, che ormai gli sta sfuggendo di mano, Simon deve trovare il modo di uscire pubblicamente allo scoperto e liberarsi del suo segreto, senza però perdere i suoi amici e rovinare l’occasione di una spensierata storia d’amore con un misterioso ragazzo. Inizia così una serie di avventure rocambolesche, divertenti e sconvolgenti, ma anche commoventi e sentimentali, che porteranno Simon a maturare e fare i conti con la propria identità e con una sessualità da accettare.

Ci sono film che spiazzano al punto che è perfino difficile parlarne. Perché partono così bene, con così tanti spunti di discussione, elementi di interesse e un coinvolgimento emotivo e intellettuale dello spettatore di così buon livello, che poi, quando all’improvviso si afflosciano su se stessi o prendono derive inusitate, ci si resta male. Perché non potremo mai sapere cosa è successo: se l’autore non avesse chiaro cosa voleva fare, se ci sono state difficoltà produttive, finanziarie, incidenti sul set, tempi di consegna troppo ravvicinati. Sta di fatto che nel caso di End of Justice: Nessuno è innocente (Roman J. Israel, Esq.), il film di Dan Gilroy che ha fruttato a Denzel Washington, in extremis, la sua settima nomination all’Oscar come attore, qualcosa è andato irrimediabilmente storto e rimaniamo col rimpianto di una storia dalle mille potenzialità.

Parte infatti benissimo e per un’ora circa ci fa pensare che Gilroy sia riuscito a superare il bell’esordio di The Nightcrawler, per poi sterzare bruscamente e uscire fuori strada perdendo ogni logica narrativa, lo sviluppo di un personaggio splendido e la comprensione del pubblico. Sappiamo che il regista ha deciso di rimontare il film, dopo la partecipazione al festival di Toronto e la cattiva accoglienza ricevuta, tagliando circa 12 minuti. Non abbiamo avuto la possibilità di vedere la prima versione, ma resta il dubbio che questo ulteriore intervento abbia solo peggiorato le cose.

The Strangers Prey at Night, il film diretto da Johannes Roberts e basato su fatti realmente accaduti, vede protagonisti Cindy (Christina Hendricks) e suo marito Mike (Martin Henderson) che decidono di fare un viaggio in roulotte con i loro due figli adolescenti, la ribelle Kinsey (Bailee Madison) e Luke (Lewis Pullman).
Quella che inizia come una comune gita familiare si trasforma presto nel loro peggior incubo all’arrivo in un camping abbandonato.
Nel buio della notte, tre psicopatici mascherati, con inspiegabili intenti omicidi, faranno loro visita per spingerli oltre il limite umano.

In La Truffa dei Logan, il film diretto da Steven Soderbergh, I fratelli Logan, Jimmy (Channing Tatum), un minatore disoccupato, divorziato e squattrinato del West Virginia, Clyde (Adam Driver), ex quarterback ora veterano della guerra in Iraq con una protesi al braccio, e la sorella Mellie (Riley Keough), una parrucchiera ossessionata dalle automobili, stremati da una maledizione che li ha condannati a un’eterna sfortuna, hanno in mente un elaborato piano per risollevare le finanze della famiglia : una rapina ai danni del Charlotte Motor Speedway durante la leggendaria gara di auto Coca-Cola 600 che si tiene in occasione del Memorial Day, niente meno che l’evento NASCAR più atteso e seguito dell’anno.

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