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Periferie, via libera alla risoluzione che chiede il ripristino dei fondi congelati, Giacinti: “Il progetto Tre Archi non può fermarsi”

REGIONE - Nelle Marche questo rinvio blocca investimenti per oltre 50 milioni di euro. Per quanto riguarda la nostra provincia stiamo parlando del progetto del Comune di Fermo dedicato al Lido Tre Archi, per un importo di 9 milioni di euro"


«Un atto importante che sostiene la mobilitazione dei sindaci per ripristinare i finanziamenti previsti dal programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città». Con queste parole il consigliere regionale Francesco Giacinti (Pd), presidente della Prima commissione affari istituzionali-bilancio, spiega l’obiettivo della risoluzione approvata in Consiglio regionale.

L’atto di indirizzo, proposto dai consiglieri Boris Rapa ed Enzo Giancarli, è stato sottoscritto anche da Giacinti e dall’assessore Fabrizio Cesetti, e impegna il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire nei confronti del Governo, del Parlamento e della Conferenza Unificata per il ripristino dei fondi congelati con l’emendamento al Milleproroghe. «L’assessore Cesetti ha condiviso con me e con altri consiglieri questa risoluzione e qualora la norma approvata dal Senato venisse confermata anche dalla Camera, si è impegnato a valutare la strada del ricorso alla Corte Costituzionale – spiega Giacinti – Dobbiamo valutare tutte le soluzioni possibili per ripristinare i fondi. Questo emendamento sospende fino al 2020 finanziamenti sui quali i Comuni hanno già pianificato la riqualificazione strategica di aree a rischio degrado, sono progetti già elaborati sulla base di convenzioni firmate con lo Stato. Nelle Marche questo rinvio blocca investimenti per oltre 50 milioni di euro. Per quanto riguarda la nostra provincia – prosegue – stiamo parlando del progetto del Comune di Fermo dedicato al Lido Tre Archi, per un importo di 9 milioni di euro. Il progetto di riqualificazione di questo quartiere del lungomare non può fermarsi. Oltre ad essere in avanzata fase di elaborazione, rappresenta un’occasione fondamentale per riconvertire un’area difficile dal punto di vista della sicurezza e della vivibilità».

 


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