di Simone Corazza (foto Simone Corazza)
Hanno tirato tutti un sospiro di sollievo, oggi pomeriggio, in contrada Misericordia quando gli artificieri dell’Esercito hanno appurato che quell’oggetto semisepolto nel terreno altro non era che una bombola, un contenitore di metallo per liquidi, probabilmente di quelli usati nei processi di distillazione.
Un passo indietro. Martedì mattina un cane, Thor il suo nome, scavando nella terra, ha fatto emergere una parte di oggetto che, a prima vista, al suo padrone è sembrato qualcosa di pericoloso. Si è pensato potesse trattarsi di un residuato bellico (leggi l’articolo). E così è scattata la telefonata ai carabinieri che, arrivati sul posto, hanno prontamente e cautamente circoscritto l’area del ritrovamento. Scattata anche la richiesta di intervento agli artificieri. E così oggi pomeriggio gli specialisti dell’Esercito sono arrivati in contrada Misericordia. Tutti pronti, ambulanza, escavatore, carabinieri, polizia di Stato, Municipale per coadiuvare le operazioni di messa in sicurezza di quell’oggetto x. Ma dopo una rapida analisi gli artificieri hanno comunicato che non c’era nulla da mettere in sicurezza. Non si trattava, infatti, di nulla di pericoloso, a rischio deflagrazione. E tutto è tornato alla normalità.
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