Forza Italia ancora all’attacco su Ceriscioli per la querele sulle piste ciclabili. “Il presidente della Regione Marche – commentano il senatore Andrea Cangini, il commissario regionale Marcello Fiori e la capogruppo regionale Jessica Marcozzi – finge di non capire la sostanza dei rilievi mossi da Forza Italia, dai sindaci e dai cittadini. Nella nostra dichiarazione non abbiamo sostenuto che i fondi utilizzati per le ciclovie siano fondi sottratti alla ricostruzione materiale dei luoghi colpiti dal terremoto. Anche perché la ricostruzione dopo 29 mesi dal sisma non é mai partita e non è nemmeno assolutamente finanziata adeguatamente (la stima dei danni fatta dal Governo per la richiesta aiuti alla UE è di circa 22 miliardi di euro e il Governo ha messo a disposizione solo 360 milioni di euro) né vi sono norme tecniche ed urbanistiche certe né tantomeno un crono programma credibile elaborato dalla Regione. Solo ad Arquata ci sono ancora oltre 200 mila tonnellate di macerie da rimuovere. Come Forza Italia abbiamo presentato emendamenti già prima dell’estate scorsa, sia al decreto legge terremoto che al cosiddetto Milleproroghe per consentire la continuità lavorativa degli oltre 700 tecnici al servizio dei Comuni e degli uffici del Commissario straordinario per fronteggiare i tempi lenti e inaccettabili degli uffici per la ricostruzione gestiti dalla Regione. Emendamenti respinti dall’attuale maggioranza. Abbiamo svolto un’azione concreta di opposizione per migliorare i provvedimenti sul terremoto sia nei confronti dei governi Pd sia di quello attuale. Entrambi accomunati purtroppo dalla stessa inefficacia e distanza dai problemi concreti. Ormai il tempo e la pazienza dei nostri concittadini terremotati sono finiti. Tra poco rischia di spegnersi anche la speranza”.
Alla luce di tutto questo, rimarcano i tre esponenti di Forza Italia, la delibera 36 della Giunta risulta “politicamente incomprensibile e non accettabile”. “Di fronte a questo quadro drammatico di problemi quella delle ciclovie è davvero la priorità nell’utilizzo di risorse peraltro scarse? Abbiamo intere comunità isolate e con esigenze di mobilità davvero importanti verso la costa, verso gli ospedali, le scuole e i luoghi di lavoro: non si potevano immaginare e finanziare servizi di mobilità sostenibile per loro? Ma le piste ciclabili devono essere una sorta di ossessione per la Giunta della Regione Marche visto che avevano provato, nel luglio 2017, a finanziarle anche con i fondi degli sms solidali versati per l’emergenza dagli italiani. E grazie a una vera e propria sollevazione dei sindaci e degli organi di informazione, tale assurdità fu bloccata. E per non parlare del progetto di voler trasformare in una ciclovia la ferrovia Fano-Urbino. Il tema é proprio questo e che la Giunta a guida Ceriscioli sembra ignorare: affrontare seriamente, con la massima urgenza e con le soluzioni giuste una situazione drammatica e che tale resta per migliaia di cittadini, anziani, piccoli imprenditori, studenti, famiglie. Con una agenda delle priorità condivisa con i territori. Ma ci rendiamo conto che per questa Giunta tutto questo è davvero distante se pensiamo che qualche mese fa il presidente Ceriscioli aveva persino sostenuto che l’emergenza era finita”.
Terremoto, Fiori e Cangini “La priorità è evitare lo spopolamento, non le piste ciclabili”
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