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Marche in coda sulla strada delle Regionali,
un risiko sul tavolo del centrodestra

ELEZIONI A SETTEMBRE - Fratelli d'Italia non si muove da Francesco Acquarol ma i leader nazionali continuano a discutere principalmente su Puglia, Campania e Toscana

 

Giorgia Meloni ha rivendicato le Marche già lo scorso dicembre candidando alla presidenza il deputato Francesco Acquaroli

 

di Luca Patrassi

Tra i due litiganti il terzo è proverbiale, ma c’è anche chi ritiene non vi siano altri scenari percorribili. Il tavolo nazionale del centrodestra continua a registrare incontri senza soluzione alcuna per l’indicazione unitaria dei candidati governatori nelle regioni chiamate al voto. Tra Puglia, Campania, Toscana e via litigando c’è spazio – poco – anche per le Marche ma il clima resta quello teso della contrapposizione. Il deputato Francesco Acquaroli resta il candidato del partito di Giorgia Meloni, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica resta sostenuto da uno schieramento civico e ben visto dal leader della Lega Matteo Salvini.

C’è il fondato sospetto che la questione Marche sia affrontata come un tiro di quarta o di quinta sponda in una partita di biliardo: se riesce bene, diversamente tutti bene come prima. Nel senso che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sembrano più impegnati nel definire le candidature nelle regioni elettoralmente più forti anche dal punto di vista degli abitanti: dunque Campania, Puglia e Toscana prima delle Marche. La Lega di Salvini finora non si è sbilanciata in ultimatum, ma ha pure detto no alle candidature espresse dalla Meloni in tutte le regioni di riferimento mentre Forza Italia continua ad annunciare prese di posizione che però non arrivano mai. Quale sia la strategia finale non è dato sapere: difficile credere che il fronte di centrodestra si possa rompere sulle Marche, possibile invece che possa accadere a fronte di un mancato accordo globale. Tra Acquaroli e Ciarapica la partita è in corso da mesi nelle stanze romane del centrodestra mentre si fanno anche altri nomi e tra questi Bacci e Latini. Sarà forse colpa degli strascichi del Covid 19, ma il distanziamento tra i partiti del centrodestra persiste. La riflessione del deputato di Fdi Francesco Acquaroli: «Ci rimettiamo alla decisione che prenderà il tavolo nazionale del centrodestra, sarà la scelta migliore, c’è un’attenzione importante perché c’è una opportunità storica da cogliere». 


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