Export, sanità e sostenibilità sono le parole d’ordine del Movimento 5 Stelle delle Marche, che ieri sera ha ufficialmente aperto gli Stati Generali per il rilancio della Regione. “Stiamo lavorando su un progetto di rilancio delle micro, piccole e medie imprese”. Ha detto ieri sera Mirella Emiliozzi, deputata della Commissione Esteri e facilitatrice regionale 5 Stelle per i rapporti esterni. “La nostra proposta parte da elementi certi, primo fra tutti il patto per l’Export sottoscritto lunedì alla Farnesina tra la cabina di regia governativa e le associazioni di imprese. Le Marche sono una Regione a forte vocazione internazionale sia per quanto riguarda le filiere produttive che per la capacità ricettiva e attrattiva nei confronti di turisti stranieri. In questo senso possiamo e dobbiamo aiutare le nostre imprese a entrare nei mercati e a essere competitive, utilizzando al meglio le risorse finanziarie messe a disposizione dal governo nazionale”.
Dal dibattito tra eletti e attivisti è emersa la necessità di una “legislatura riformatrice dell’intera regione, a tutti i livelli”.
“Nelle Marche – ha detto il candidato governatore pentastellato, Gianmario Mercorelli – abbiamo bisogno di un vero rilancio economico, sociale e amministrativo del territorio dopo i cinque anni di governo Ceriscioli e l’emergenza Covid”. Per questo Mercorelli ha aperto una fase di ascolto delle categorie e delle forze sociali in vista della presentazione del Manifesto per le Marche, centro nevralgico della proposta del Movimento per il prossimo quinquennio. “Il nostro obiettivo – ha detto Mercorelli – è essere protagonisti della politica regionale, perché la prossima legislatura dovrà essere il punto di svolta delle Marche. Abbiamo una regione che va avanti grazie alla buona volontà e all’operosità dei cittadini marchigiani. Mi chiedo quanto questo possa durare e sono convinto che sia venuto il tempo di una proposta politica di governo nel solco dell’innovazione, dello sviluppo e del rinnovamento, a tutti i livelli. Per questo il Movimento è in campo insieme a cittadini e società civile, senza aspettarsi nulla dalla vecchia politica regionale, che ha già dimostrato da un lato di non riuscire a discostarsi dalle logiche spartitorie che l’hanno caratterizzata negli ultimi 15 anni e dall’altra di non riuscire a mettere in campo una proposta concreta e organica”.
Fondamentale, nella costruzione del progetto Marche dei Cinquestelle “il rapporto privilegiato con la componente economica del governo nazionale. Cercheremo di utilizzare al meglio questo filo diretto tra il Governo ed il territorio, per attuare i provvedimenti migliori – ha detto Giorgio Fede, senatore facilitatore interno Marche – il prossimo appuntamento a 5 Stelle sarà quello con il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio Sergio Costa: Green new deal, tutela e sviluppo del territorio e ‘ambiente’ sono da sempre uno dei temi qualificanti della nostra politica e anche qui nelle Marche è sicuramente una nostra priorità insieme alle infrastrutture. In questi ultimi anni abbiamo imparato molto e possiamo davvero coniugare la componente innovativa del Movimento con competenze e conoscenze”.
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