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Provinciali, Calcinaro: “Io presidente? No, non voglio passare per uomo di bandiera ma valuto se essere della partita”

ELEZIONI - Calcinaro non ci sta a diventare uomo di bandiera né del centrodestra né tanto meno del centrosinistra, sebbene il suo nome sia già finito sul tavolo del Pd e a breve su quello della stessa destra. "Confermo solo la mia disponibilità a dare una mano al territorio in vista delle sfide che lo attende".

di Sandro Renzi

A destra c’è chi lo vorrebbe in squadra. A sinistra addirittura come potenziale candidato presidente. Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, è forse il primo cittadino più richiesto in questa fase di lunghe ed estenuanti trattative politiche per scegliere chi dovrà guidare la Provincia di Fermo. La presidente Moira Canigola ha formalmente convocato i comizi elettorali e fissato i prossimi step. Elezioni il 18 dicembre e candidature da presentare nelle giornate del 27 e 28 novembre.

Questo significa che i partiti hanno a disposizione 21 giorni per chiudere il cerchio sul dopo Canigola. Un tempo brevissimo, tanto più che le idee non ha le chiare praticamente nessuno. Tranne lo stesso Calcinaro. “Avrei potuto essere un candidato presidente se ci fosse stata unità – commenta il sindaco del capoluogo – ma in questa situazione non intendo certo essere il rappresentante di una coalizione piuttosto che di un’altra”. Insomma, Calcinaro non ci sta a diventare uomo di bandiera né del centrodestra né tanto meno del centrosinistra, sebbene il suo nome sia già finito sul tavolo del Pd e a breve su quello della stessa destra. “Confermo solo la mia disponibilità a dare una mano al territorio in vista delle sfide che lo attende”. Non un passo indietro dunque rispetto alle indiscrezioni emerse in questo giorni. Calcinaro potrebbe essere anche della partita. “Deciderò quando le situazioni si saranno concretizzate”. Poi l’appello a cooperare. “Non commettiamo lo stesso errore quando abbiamo lasciato da soli Canigola e Pompozzi nella gestione dell’ente. La Provincia ha bisogno di tutti”.


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