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Strappo in casa FdI: Morese si dimette da coordinatore: “Con me molla anche il direttivo cittadino”

PORTO SAN GIORGIO - L'ormai ex coordinatore: "Quello che doveva essere una missione di rinnovamento di una classe dirigente politica si è trasformato in un calvario senza fine pieno dei veti e dei dispetti dei soliti soggetti che, dopo aver indossato mille casacche, e dopo essere stati accolti dal sottoscritto a braccia aperte nel partito, hanno ostacolato ogni azione politica con minuziosa precisione"

Emanuele Morese

di Sandro Renzi
I personalismi e le ambizioni personali dei vecchi soggetti della politica sangiorgese hanno reso impossibile ogni moto di rinnovamento. Ho fondato con coraggio Fratelli d’Italia a Porto San Giorgio quando il gradimento era sotto il 2% e con lo stesso coraggio chiudo questa esperienza anche se le percentuali superano il 20%. Quello che doveva essere una missione di rinnovamento di una classe dirigente politica si è trasformato in un calvario senza fine pieno dei veti e dei dispetti dei soliti soggetti che, dopo aver indossato mille casacche, e dopo essere stati accolti dal sottoscritto a braccia aperte nel partito, hanno ostacolato ogni azione politica con minuziosa precisione”. Inizia così il post su Facebook di Emanuele Morese nel comunicare le sue dimissioni da coordinatore cittadino del Partito della Meloni. E con lui, sempre stando al post dell’ormai ex coordinatore, molla anche il direttivo. Dimissioni dunque che creano una frattura netta all’interno di FdI a Porto San Giorgio, a pochi mesi dalle elezioni. E con un Morese che, pur senza mai nominarli, punta l’indice principalmente contro il capogruppo consiliare Andrea Agostini e contro la consigliera comunale Maria Lina Vitturini. Sì perché per l’ex coordinatore, i consiglieri “hanno sempre agito senza coinvolgere né il sottoscritto né il direttivo”. Una frattura
 che ora certo non semplifica il percorso che dovrebbe, e a questo punto il condizionale è d’obbligo, condurre il centrodestra alle elezioni. Un centrodestra unito, come hanno rimarcato più volte alcuni suoi esponenti cittadini, tra cui lo stesso Agostini. Ma che a questo punto, con le dimissioni di Morese e del direttivo, vive un ennesimo capitolo a dir poco burrascoso, dopo l’addio di Petrozzi alla Lega e la Petracci (FI) che ha abbandonato il tavolo del centrodestra (entrambi hanno sposato il progetto civico dell’ex assessore Valerio Vesprini) e sicuramente centripeto rispetto a quell’unità, per il momento solo sbandierata a parole.
“Un anno fa – scrive Morese nel suo post – abbiamo raccolto circa 100 tessere e costituito un direttivo di 12 giovani pronti a darsi da fare per la città. Da quel momento mai un’interrogazione, mai una mozione, mai un voto in consiglio comunale è stato condiviso con i consiglieri comunali che hanno sempre agito senza coinvolgere né il sottoscritto né il direttivo. Mai un’intervista o un comunicato concordato e mai una strategia comune concordata. Una mancanza di rispetto prima ancora di un ostracismo politico davvero incomprensibile e reiterato.
Pertanto dopo un anno di sopportazione, questa situazione volge al termine con le mie dimissioni affiancate a tutte quelle del direttivo. Fino a quando ci si chiedeva un sacrificio per gli ideali, lo abbiamo fatto, ma quando lo si chiede per le persone che poi sono le stesse che infestano il centrodestra da almeno due decadi, diciamo no. Ringrazio gli amici Putzu, Balestrieri e Marcotulli per la vicinanza, per il supporto e per i tanti ricordi condivisi. Auguro invece a chi smania di fare il candidato sindaco, nel circo del centrodestra per l’ennesima volta, di poter realizzare i suoi sogni. Il nostro è sempre stato quello di parlare di temi e torneremo a farlo in città, finalmente col cuore leggero e la coscienza pulita. Con la presente formalizzo le mie dimissioni da ogni incarico di partito e le dimissioni di tutto il direttivo di Fratelli d’Italia Porto San Giorgio. Resteremo nel partito come semplici tesserati fino alla scadenza della tessera a fine anno. Poi valuteremo se e quali iniziative politiche intraprendere per la città“.

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