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ConSensi per TEDx 2022. Da Della Valle a Mattera e Uliassi: «Iniziativa di grande impatto comunicativo» (Videointerviste)

FERMO - Coinvolgente, appassionante, con riflessioni stimolanti sulla società contemporanea. Non sono mancati momenti emotivamente intensi. Questo è stato il TedX 2022 tenutosi ieri sera al Teatro dell’Aquila. Hanno partecipato una serie di celebrità del calibro di Annalisa Minnetti, l’imprenditore Andrea Della Valle, la showgirl Justine Mattera, lo chef pluripremiato Mauro Uliassi. Ai nostri microfoni hanno mostrato soddisfazione per questo invito. Presenti tra il pubblico anche il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l'assessora Micol Lanzidei
Andrea Della Valle, Justine Mattera e Mauro Uliassi al TedX 2022

(foto Federico Lanciotti, gentilmente concessa dall’organizzazione TEDX)

di Alessandro Luzi

Coinvolgente, appassionante, con riflessioni stimolanti sulla società contemporanea. Non sono mancati momenti emotivamente intensi. Questo è stato il TEDx 2022 ieri sera al Teatro dell’Aquila. Sul palco un parterre di nomi di caratura nazionale ed internazionale del calibro di Annalisa Minetti (già intervistata da Cronache Fermane), dell’imprenditore Andrea Della Valle, della showgirl Justine Mattera, dello chef pluristellato Mauro Uliassi.

(foto Federico Lanciotti, gentilmente concessa dall’organizzazione TEDX)

 «Abbiamo scelto di aderire in quanto TEDx è un veicolo di comunicazione efficace e una grande opportunità per noi e per il pubblico». “ConSensi” era il tema di quest’anno. Ovvero una parola in grado di racchiudere un duplice significato, da un lato si invita a riflettere cosa rappresenti il consenso nella società odierna, dall’altro si pone l’attenzione sull’importanza delle esperienze sensoriali. Ha aperto le danze Giuseppe Visi, il fondatore del progetto: «Dietro TED ci sono persone che dedicano il proprio tempo in maniera completamente volontaria ad organizzare questo tipo di eventi. La nostra squadra crede fortemente nel cambiamento, ovvero nel miglioramento della società in cui viviamo, e questa passione trova respiro in queste iniziative». Il primo speaker a salire sul palco del Teatro dell’Aquila è stato lo stimatissimo imprenditore Andrea Della Valle: «Sono convinto che non siete il nostro futuro ma il nostro presente – esordisce rivolgendosi direttamente ai giovani – Siete cresciuti nel digitale e ci state accompagnando verso questo nuovo tipo di mondo attraverso la vostra originalità e intraprendenza. Ci state fornendo tante idee, infatti ogni giorno in azienda mi confronto con i vostri coetanei».

(foto Federico Lanciotti, gentilmente concessa dall’organizzazione TEDX)

A seguire l’intervento di Marco Baldi, professore presso l’Università Politecnica delle Marche, che ha focalizzato il suo discorso sulla crittografia e la cybersecurity: «Sono messaggi che, invertendo l’ordine di alcuni codici, risultano incomprensibili. Oggi il consenso, come il dissenso, corre sulle reti digitali. Purtroppo queste, per via delle caratteristiche intrinseche, si prestano ad attività di videosorveglianza e censura, vedendo così limitata la libertà di espressione. La crittografia corre ai ripari in quanto permette la creazione di altre reti al suo interno. Questo sistema è utilizzato negli Stati governati da feroci dittature per tutelare l’autenticità delle fonti». Invece Gualberto Compagnucci, sommelier campione italiano e commendatore della Repubblica italiana, ha illustrato al pubblico le potenzialità della percezione sensoriale e come i cinque sensi interagiscano tra di loro in modo sinestetico: «Non ci sarebbe gusto senza olfatto, e viceversa. Inoltre ricordo quando degustai dei vini alternando sottofondi musicali classici, rock, jazz e soul. Ogni stile musicale agiva sulla mia percezione del gusto. I sensi interagiscono tra loro in modo organico e agiscono sulla percezione della realtà». A causa di una influenza stagionale, ha partecipato in videocollegamento Massimiliano Sechi, campione del mondo negli eSport e fondatore e presidente dell’Associazione Niente Scuse Onlus: «Secondo me il consenso vero possiamo assegnarcelo solo noi. Sin da quando siamo piccoli, la società in cui viviamo costringe ad omologarci gli uni agli altri. Pertanto dobbiamo riuscire a liberarci di questa morsa coercitiva. Per me il consenso significa fare le cose come piace a noi stessi». A proposito di disabilità, si unisce al coro Annalisa Minetti: «Arrendersi alle difficoltà non è un’alternativa. Per vincere qualcosa servono tenacia e forza d’animo nonostante a volte le avversità sembrino insormontabili, come per esempio quando mi hanno diagnosticato la malattia alla retina. Se ho vinto qualcosa? Sì, la vita».

Ha aperto la seconda parte dell’evento lo chef pluristellato Mauro Uliassi, sottolineando l’importanza delle esperienze sensoriali per percepire la realtà. In questo caso il discorso ha virato sugli argomenti culinari: «Il piacere sensoriale derivato dalla degustazione di un buon piatto unisce empaticamente lo chef al cliente e ci accomuna all’interno dei medesimi sentimenti». «Al giorno d’oggi quante maschere indossiamo per cercare il consenso? – si domanda la showgirl Justine Mattera – Invece credo sia opportuno cercare la propria indole attraverso un percorso introspettivo». Molto toccante è stata l’esperienza raccontata da Gianluca Marinangeli, attore, autore, e regista: «Il consenso deriva dall’ascolto profondo del prossimo e dalla sua cura. La mia esperienza da clown volontario presso gli ospedali di Bologna mi ha fatto capire quanto sia importante interagire con il prossimo ascoltando le sue emozioni e sensazioni. Da questa empatia può sorgere il consenso con il prossimo». Ha concluso la manifestazione Claudia Barberis, docente universitaria di personal branding e communication strategist: «Essere bravi a volte può essere una trappola, ovvero quando la bravura diventa il fine. Piuttosto deve essere uno strumento per creare qualcosa di originale. A volte possiamo essere schiavi del talento, per esempio quando non viene applicato in modo costruttivo. Il nostro compito deve essere quello di creare le condizioni per farlo emergere».


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