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Turismo nelle Marche, il ritorno di Usa e Regno Unito. Tedeschi e lombardi la fanno da padroni

TURISMO - Cresce il turismo ma ci sono ancora margini per migliorare. I dati diffusi dalla regione Marche, relativi al periodo gennaio-agosto, registrano un inatteso ritorno di inglesi ed americani. La Germania si conferma ancora al primo posto. Tra le regioni, la Lombardia ha garantito oltre 370.000 arrivi. Bene anche i flussi locali

di Sandro Renzi

I dati erano attesi, soprattutto dai Comuni che hanno investito in promozione turistica nel tentativo di recuperare il buco del 2020. Per qualcuno è arrivata la conferma, per qualche altro, però, i risultati sono stati ben al di sotto delle aspettative. E non sono mancate le sorprese. Già, sul fronte degli arrivi, ad esempio, nessuno immaginava che in termini percentuali il 2022 sarebbe stato l’anno del turismo a stelle e strisce (+266,47%) e di quello inglese (+368,10) rispetto al 2021.

Le Marche insomma piacciono sempre di più anche agli Stati Uniti, oltre che alla Germania che con 60.714 arrivi e 279.696 presenze rappresenta ancora il principale Paese di provenienza turistica nel periodo gennaio-agosto. Seguita dai Paesi Bassi (+66,35%), dalla Svizzera e dalla Francia. Si affacciano sul mercato pure Polonia e Romania. I flussi turistici dall’est valgono rispettivamente 11.989 e 7.084 arrivi. Se guardiamo al dato generale, il movimento turistico d’oltralpe e oltre oceano vale 295.648 arrivi, ovvero 1.333.173 presenze, entrambi in calo di poco più del 2% rispetto al 2019. Come a dire, ci sono ancora margini di crescita e recupero dei flussi pre-pandemici. 

Restando nei confini nazionali, invece, la Lombardia sembra mantenere il suo primato come regione di riferimento per le Marche. Lo certificano i dati. Il territorio più ricco d’Italia ha garantito nei primi otto mesi 2.067.905 presenze (+9,31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), a seguire la vicina Emilia Romagna (219.259 arrivi), il Lazio (173.741 arrivi), e poi Veneto (130.908 arrivi), Umbria (100.680), Piemonte (95.602), Toscana, Puglia e Campania. Tutti preceduti dal segno più. Discorso a parte meritano le Marche. C’è infatti un turismo locale che vale in termini assoluti qualcosa come 133.138 arrivi e 1.034.750 presenze. Quest’ultime, però, in calo  del 3,02% rispetto al 2021. Complessivamente gli arrivi dal nostro Paese sono stati 1.611.078 (+ 15,95% rispetto al 2021), mentre le presenze 7.814.827. 

Fin qui i dati per macroarea di provenienza. Il dato complessivo fa sorridere la Regione: con 9.148.000 presenze è stato superato il risultato del 2019 (8.574.824). Discorso analogo, ovviamente, per gli arrivi 1.906.726. A beneficiarne di più la provincia di Pesaro-Urbino (2.551.470 presenze), poi Ancona (2.373.916 presenze), quindi Ascoli (1.622.931), Macerata (1.318,284) e Fermo (1.281.399).

La concentrazione più alta di turisti si è avuta ovviamente nel periodo estivo, compreso tra giugno e agosto. Le Marche hanno fatto registrare 7.451.859 presenze, pari a 1.367.418 arrivi (+8,18% rispetto al 2021).

TUTTI I DATI E LE STATISTICHE

(clicca sulle tabelle per ingrandirle)


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