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Vendita di quota della partecipata a T.S.Patrizio, l’ex sindaco Barbabella: «Assolti con formula piena»

SENTENZA - L'ex primo cittadino: «Sia in primo grado che in secondo grado i giudici pongono l’onere delle spese processuali a carico del Comune di Torre S. Patrizio per un importo complessivo (comprese le spese iniziali ) di oltre 20.000 euro»

L’ex sindaco Giuseppe Barbabella

«La Corte dei Conti d’Appello di Roma ci ha assolti definitivamente con formula piena». A dare la notizia è direttamente l’ex sindaco di Torre San Patrizio, Giuseppe Barbabella. Il riferimento è all’accusa mossa a lui e alla sua giunta per per aver proceduto alla vendita di una quota di società partecipata dall’ente. E oggi l’ex primo cittadino, i suoi assessori, come pure l’allora revisore dei conti e segretario comunale possono tirare un sospiro di sollievo.

«Siamo stati assolti con formula piena e con sentenza definitiva dalla Corte dei Conti d’Appello di Roma che – aggiunge l’ex sindaco – condanna l’attuale giunta alle spese processuali per oltre 20mila euro»

«Ci siamo trovati accusati presso la Corte dei Conti, prima regionale e poi a Roma presso la Sezione seconda Centrale di Appello, per aver proceduto alla vendita di una quota di società partecipata dall’ente (per obbligo legislativo) sulla base di perizia di stima di uno stimato  professionista locale, con procedura di asta pubblica aperta. Decorsi quattro anni dalla vicenda la nuova giunta comunale, guidata dal sindaco Leoni, ha deciso di rivalutare la questione incaricando un consulente ed un avvocato contestando non  l’operato degli amministratori e dei funzionari, ma la stima del professionista esterno. Nei due gradi di giudizio, fino a sentenza definitiva ed inappellabile, i giudici contabili sanciscono quindi nessun grave negligenza o leggerezza operativa è ravvisabile nell’affidarsi all’opinione professionale del consulente di fiducia ed altresì il Comune temporeggiando nell’effettuare la cessione, aveva beneficiato di una distribuzione di utili per € 128.000 euro, sommando l’importo degli utili con il prezzo di cessione 193,812,48 euro, si perveniva ad una somma più elevata 321.812 euro rispetto a quella della prima perizia con un saldo positivo di 58.452 euro. «Sia in primo grado che in secondo grado i giudici pongono l’onere delle spese processuali a carico del Comune di Torre S. Patrizio per un importo complessivo (comprese le spese iniziali ) di oltre 20.000 euro, contrariamente alla prassi consolidata di compensare le spese tra i convenuti. Concludendo, qualcuno deve aver sbagliato, perché senza motivo o magari per solo per un qualche incomprensibile motivo, senza necessità e raziocinio, ha causato un danno alle casse comunali e sottratto ai cittadini un importo rilevante. Per questo danno consistente chi risarcirà i cittadini e le casse comunali? E’ il caso che qualcuno chieda scusa?»


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