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Polemiche sul 25 Aprile, accuse Pd a Ubaldi e Beverati. Replica al vetriolo di “Montegranaro Sempre”

MONTEGRANARO - Il Partito democratico e i Giovani Democratici: «Peccato che si sono dimenticati di rivendicare e ripetere che ciò che si festeggiava in quel giorno e la natura dell’uccisione delle due vittime a cui è stata dedicata una targa». Nel mirino anche Beverati. La replica del gruppo di maggioranza: «Falsità. Il pensiero dell'assessore stravolto in maniera faziosa»

«Le commemorazioni del 25 aprile a Montegranaro hanno dimostrato che la nostra opposizione ha generato qualcosa di costruttivo.

Siamo partiti dal primo anno di amministrazione Ubaldi in cui il 25 aprile non era neanche contemplata e arriviamo all’oggi in cui a seguito dei nostri continui richiami hanno messo su una commemorazione quantomeno simbolica. Peccato si sia dimenticato di rivendicare e ripetere che ciò che si festeggiava in quel giorno e la natura dell’uccisione delle due vittime a cui è stata dedicata una targa». E’ l’affondo del Partito democratico di Montegranaro, insieme ai Giovani Democratici montegranaresi.
«Poco consono al valore del 25 aprile l’intervento dell’assessore Beverati che riproponendo una sorta di leitmotiv stile “I fascisti erano anche buoni” e sfociando in un discorso sul pensiero unico nella sua ottica “pdfobica”, ha banalizzato del tutto il senso della Resistenza confermando – incalzano i dem – quanto quei valori ed ideali non appartengano né a lui né alla maggioranza. I partigiani che combatterono e morirono sulle montagne erano cittadini italiani che si opponevano ad un regime ventennale, lo stesso che aveva aderito ai progetti criminali del nazismo ed emanato le leggi fascistissime. Erano uomini e donne che combattevano e morivano per la libertà. L’amministrazione sembra averlo dimenticato. Molto apprezzato al contrario l’intervento dello storico Malvestiti che ha riportato la narrazione nel giusto perimetro: quello insindacabile della storia.

Ma la replica dalla maggioranza, con “Montegranaro Sempre!” non si fa attendere (una replica richiesta dalla redazione di Cronache Fermane stando alle norme che regolano il periodo di par condicio attualmente in vigore).

«Niente lezioni da un Pd sempre più divisivo. E’ davvero grave, triste e contrario ai veri valori democratici che l’opposizione Pd di Montegranaro sollevi una polemica sulle celebrazioni per la festa della Liberazione. Invece di lavorare, perché questa importante ricorrenza possa essere vissuta finalmente come una memoria condivisa da tutti i cittadini, sembra quasi che il Pd locale non aspettasse altro che fomentare la divisione con un astio politico ormai intollerabile, tra l’altro basato su una ricostruzione distorta e profondamente in malafede degli interventi che si sono succeduti in occasione del convegno del 25 aprile. Fortunatamente da lunedì sarà disponibile la registrazione audio e video del convegno, così i cittadini si potranno fare un’idea, ascoltando le parole dei relatori, delle falsità diffuse ad arte, per attizzare la bagarre e compattare una compagine sempre più sbandata. Veramente disonesta la ricostruzione dell’intervento di Beverati per cui la locale sezione del Pd sembra provare un’avversione che va ben oltre la politica. Beverati è stato tacciato di aver sostenuto “che i fascisti erano anche buoni”, estrapolando una frase dal contesto come hanno imparato a fare dai loro cattivi maestri, quanto tutto l’intervento è stato molto severo sulle responsabilità storiche del nazi-fascismo, citando perfino il numero dei morti causati dal regime; esattamente il contrario insomma di quanto sostenuto dal Pd. ll giudizio pesantemente negativo di Beverati è stato evidente e solo una faziosità che non conosce vergogna, poteva stravolgerlo in quel modo. Inoltre Beverati ha espresso il suo personale, negativo giudizio su tutto l’arco politico senza nessuna particolare attenzione al Pd citato al pari di tutte le altre forze politiche di destra e di sinistra, l’ossessione per il nostro assessore sembra veramente grave. Nessun cenno, invece, al racconto personale della storia del nonno Duilio Beverati che pur essendo fascista, salvò durante l’occupazione tedesca, mettendo a rischio la propria vita e quella della famiglia, un aviatore inglese, Thomas Louders, evaso da un campo di prigionia. Guai per questi signori ricordare esempi di eroismo che non appartengano alla loro fazione. Guai a tentare di elaborare un ricordo plurale e condiviso su una pagina storica il cui giudizio non può che essere netto: le dittature, tutte, sono esecrabili e condannabili. E anche la polemica sull’intitolazione della lapide rasenta il ridicolo. Con i tanti sindaci di sinistra che si sono succeduti nei decenni, proprio un sindaco come Endrio Ubaldi che proviene da Alleanza Nazionale ha voluto ricordare le due uniche vittime del fascismo a Montegranaro. Eppure la cultura e la provenienza politica dell’attuale primo cittadino sono ben conosciute dalla locale sinistra, che quando si è trattato di prendere il potere coi voti di Ubaldi tanti scrupoli sul suo attestato di antifascismo mica se li era fatti».


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