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Campetto in via Trivio, Gd contro Ubaldi: «Inaugurato e poco dopo impraticabile»

MONTEGRANARO - «Quello che ci chiediamo come Giovani Democratici cittadini è il perché si prevede la realizzazione di un'opera se poi non si ha la disponibilità in termini di risorse finanziarie e/o umane per mantenerla»

«Un anno fa (26 aprile 2023) l’amministrazione Ubaldi ha inaugurato in pompa magna il campetto all’incrocio fra via Trivio e via Tommaso Campanella. Questo “campo”, intitolato a Paolo Rossi, è l’emblema dell’operato di questa amministrazione. Difatti, ad oggi dopo a malapena un anno dalla cerimonia ufficiale la “struttura” versa in condizioni pietose». I Giovani Democratici di Montegranaro tornano a puntare l’indice contro l’amministrazione Ubaldi.

«Sindaco&co hanno deciso, solamente, di adeguare l’area verde con delle reti e delle porte, senza prevedere nessun’opera di sistemazione del terreno e di drenaggio del suolo. Quindi, il risultato è che a malapena venti giorni dopo, con le ingenti piogge dello scorso maggio, il campetto è diventato impraticabile. Ad aggravare la situazione vi è la totale trascuratezza nell’effettuare il taglio dell’erba che ha reso il terreno di gioco pericoloso per tutti i ragazzini desiderosi di giocare. Quello che ci chiediamo come Giovani Democratici cittadini è il perché si prevede la realizzazione di un’opera se poi non si ha la disponibilità in termini di risorse finanziarie e/o umane per mantenerla. A Montegranaro moltissimi campetti hanno bisogno di manutenzione ordinaria che non viene fatta regolarmente. Come cittadini, non possiamo che essere contenti se l’amministrazione intende costruire nuove aree verdi, ma sinceramente non comprendiamo perché si decide di investire denari pubblici nella realizzazione di campetti che poi rimangono abbandonati a loro stessi, per stessa miopia dell’ente. Ubaldi ha sempre millantato di agire amministrativamente come un buon padre di famiglia, ma quello che gli domandiamo è se spenderebbe mai suoi soldi per una cosa che sa già di non poter e volere mantenere».

 

 


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