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“Corti a due” a rocca Tiepolo:
ultimo appuntamento di Onde Sonore

PORTO SAN GIORGIO - La rassegna organizzata dall’associazione Orchestra da Camera delle Marche in collaborazione con il Comune, si conclude domani con uno spettacolo diretto e interpretato da Lorenzo Marziali e Ilaria Conti

rocca tiepolo

Le Onde Sonore a rocca Tiepolo, organizzate dall’associazione Orchestrada Camera delle Marche in collaborazione con il Comune, si concludono domani, alle 21,30, con un altro spettacolo particolare: “Corti a Due” diretto e interpretato da Lorenzo Marziali e Ilaria Conti. “Toccando stili, generi, linguaggi (e partendo da punti di vista) completamente diversi, in tre corti teatrali – fanno sapere gli organizzatori – gli attori dipingeranno altrettanti rapporti di coppia. Ne esploreranno luci, ombre, contraddizioni, virtù e difetti, senza la pretesa di trovare il bandolo di una matassa da sempre più che ingarbugliata.
Gli spettatori parteciperanno alle ingarbugliate macchinazioni di due fratelli in procinto di compiere un’azione definitiva; al clima surreale imposto dai continui pretestuosi litigi di una coppia attempata nel teatro dell’assurdo di “Delirio a Due” di Eugène Ionesco;
e alla comicità dell’improbabile contatto tra il divino e un contabile romano molto confuso in “Adriano Pulce”.
La serata sarà allietata da intermezzi musicali a cura dei Mr. Wine and the Sulphites – composti da Alessio Beato (chitarra), Nicolò Bacalini (batteria) e Alessandro Rogantini (basso). Il rock strumentale della band permetterà al pubblico – e agli attori! – di prendere fiato dopo ogni corto e godere pienamente del successivo”.

Lorenzo Marziali e Ilaria Conti: classi 1987 e 1986, si conoscono presso la scuola di recitazione TeatroAzione di Roma, diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco, diplomandosi insieme nel 2012. Frequentano seminari di recitazione cinematografica diretti da I. Salveti, E. Germano, G. Veronesi e laboratori di perfezionamento condotti, tra gli altri, da I. Del Bianco, M. Murri, D. Petruccioli. Nel 2013 entrano a far parte della compagnia NoguTeatro di Cristiano Vaccaro, esibendosi nell’ambito di vari festival e concorsi e recitando in numerose produzioni per le scuole e i teatri, tra cui “Il Folle e il Divino” (riadattamento dall’Edipo Re di Sofocle, Semifinalista Roma Fringe Festival 2014 e vincitore della rassegna “Offerta Creativa del teatro Itc San Lazzaro di Bologna”), “Il Concorso di Drammaturgia” di Fabio Massimo Franceschelli (vincitore del Nops Festival 2013), “Faccia al Muro” di Cristiano Vaccaro (secondo classificato al concorso “Biennale dei Corti Teatrali – Abito in Scena 2014” presso il Teatro Stabile di Potenza), “Claustrofobia” di Cristiano Vaccaro (finalista del concorso “Giovani Realtà del Teatro” di Udine). Recitano spesso in coppia, in corti teatrali scritti dall’uno, dall’altra o da altri.
Come lo vuoi fare?
Di Lorenzo Marziali e Ilaria Conti
In “Come lo vuoi fare?” i due protagonisti cercano una soluzione ai loro problemi esistenziali, o meglio, la soluzione l’hanno trovata: resta solo da concretizzarla. Seduti al tavolo di una cucina organizzano l’atto definitivo, che secondo i loro piani dovrebbe rappresentare la “svolta” di entrambe le loro vite. Si concentrano sul “come” ma non sul “cosa”, raramente sul “perché”, come se non avessero alternative. Il vino scorre e si discute di corse di cani, ma la gravità dell’atto non viene mai messa in discussione. Fratelli, figli, complici, insoddisfatti…forse poco determinati, ma l’atto si compierà da sé, in un modo che non avevano neanche immaginato. E’ la svolta? Di sicuro è un cambiamento.

Delirio A Due
di Eugène Ionesco (Riduzione)
“Delirio a due” è una delle opere minori di Ionesco, in cui emergono i tratti essenziali del teatro dell’ autore franco rumeno: distacco dei protagonisti dalla realtà; disarticolazione del linguaggio; insensatezza del quotidiano. Vediamo una coppia litigare ossessivamente su un argomento futile, per poi sfociare in una serie di litigi deliranti su tutto ciò che li riguarda. La relazione dei protagonisti è basata su uno scontro verbale continuo che lascia trapelare l’incomunicabilità e l’ineluttabile fallimento sentimentale. Concentrandosi unicamente sulle loro “beghe isteriche”, i due arrivano ad ignorare totalmente quello che succede attorno a loro, “fuori”, all’esterno del loro miscrocosmo. I due si stuzzicano umiliandosi e deridendosi, senza possibilità di scampo e senza interruzione, impossibilitati ad uscire a causa del conflitto a fuoco che incombe per le strade.

Adriano Pulce
di Lorenzo Marziali
“Adriano Pulce” è una persona semplice. Vive a Roma, fa il contabile per mancanza di alternative. Non si lamenta. Tutto regolare. Quasi. Qualcosa di particolare nella vita di Adriano c’è. O meglio, qualcuno. Una presenza ingombrante ma impalpabile. Questo qualcuno gli fa visita piuttosto spesso, ma lui non può raccontarlo ai suoi amici, alla sua famiglia o a chicchessia. Non gli crederebbe nessuno. Una chiacchiera tira l’altra e il destino dell’umanità gli finisce tra le dita. Adriano Pulce è una riflessione comica sulla piccolezza dell’essere umano di fronte alle grandi domande esistenziali, per le quali molto spesso non abbiamo tempo, e alle quali quando abbiamo tempo non sappiamo dare risposta. La dualità “divino – contabile” è un rapporto fatto di aspirazione e incomunicabilità, all’interno del quale l’essere umano finisce sempre inevitabilmente per essere ricondotto alla sua finitezza.


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