di Andrea Braconi
Stefano Pompozzi, presidente di Marca Fermana, non si è fatto sfuggire l’occasione di una platea qualificata come quella di diStory, che vede da alcuni giorni la presenza anche di delegazioni slovene e serbe che stanno collaborando con il Comune di Fermo nell’ambito di un lavoro sulla digitalizzazione della memoria delle piccole città europee.
All’interno del BUC Machinery, Pompozzi ha illustrato i principali aspetti di un progetto pilota che la stessa associazione sta sviluppando in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.
“Per riuscire a valorizzare il nostro patrimonio storico, culturale ed artistico, siamo andati a lavorare con la realtà aumentata ed altre tecniche digitali, con l’obiettivo di creare nuovi sistemi di promozione. Un progetto che si muove su più linee, una delle quali tocca quello che è il patrimonio artistico con ricostruzioni delle principali opere d’arte presenti sul territorio, come il Rubens e i quadri del Crivelli. Lo stesso dicasi per il patrimonio archeologico, come ad esempio il Teatro Romano di Falerone. Avremo anche altre situazioni, legate a percorsi intelligenti da un punto di vista enogastronomico, paesaggistico ed altro ancora, dove sistemeremo delle vere e proprie pietre parlanti che spiegheranno cosa stiamo vedendo e cosa andremo a vedere negli step successivi”.
Altro lavoro importante è quello riguardante le cosiddette “tracce digitali” lasciate dai turisti. “Andremo letteralmente a catturare i commenti dei turisti sui social e le immagini, sfruttando gli hashtag. Un immenso prodotto che studieremo e dal quale ricaveremo materiale per potenziare questi sistemi”.
Buona parte del progetto, ha spiegato Pompozzi, dovrebbe essere già funzionante per la prossima stagione estiva. “Nel nostro territorio c’è un bisogno direi doppio, considerando i danni degli eventi sismici che hanno provocato una contrazione negativa dei flussi turistici. Se già di suo, quindi, è importante aggiungere questi strumenti alla possibilità di fruizione del nostro patrimonio, oggi diventa ancora più importante per invertire dei segni non pesantissimi ma comunque negativi provocati dal terremoto. Gli strumenti digitali corrono più velocemente delle nostre parole e dei nostri articoli, quindi vogliamo sfruttarli come mai fatto prima, per arrivare ancora più lontano e dire venite nelle Marche, venite nel Fermano, perché c’è tutto ed è un territorio bellissimo”.
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