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Tecniche di pesca e importanza del km zero: il Cozzaro Nero conquista gli studenti di Pedaso

EVENTI - Successo per la passeggiata ecologica “Pedaso: impronte di mare verso il faro e gli astri” voluta dal Comune nell’ambito del progetto "Promozione e Valorizzazione della Pesca e della Acquacoltura Sostenibile" della Regione Marche

Ha riscosso grande successo la passeggiata ecologica “Pedaso: impronte di mare verso il faro e gli astri” voluta dal Comune di Pedaso nell’ambito del progetto “Promozione e Valorizzazione della Pesca e della Acquacoltura Sostenibile” della Regione Marche, svoltasi venerdì 23 marzo e parte della programmazione FEAMP 2014-2020 (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) con l’obiettivo di promuovere un’economia del mare sostenibile, legata in particolare alla piccola pesca e al pesce povero e massivo, pescato o allevato nella Regione Marche.

L’itinerario a piedi ha coinvolto principalmente le scuola media e la cittadinanza di Pedaso. Dopo l’incontro alla Contea dei Ciliegi, il gruppo è sceso dalla collina del monte Serrone verso una tappa obbligatoria: lo storico Faro marittimo di Pedaso, un Faro d’altura, dove è stato possibile visitare anche l’interno, e senza distogliere lo sguardo dal mare si è percorsa la camminata dei Cantautori per raggiungere il Villaggio della Piccola Pesca adagiato vicino alla foce dell’Aso dove i pescatori sono intervenuti con i loro preziosi aneddoti sulla vita in Mare. La passeggiata ecologica giunge al culmine di un percorso sulla sostenibilità della pesca che invita i cittadini ad essere attenti alle proprie scelte d’acquisto, affinché vengano prediletti pesci poveri e massivi, pescati o allevati nella regione Marche nel rispetto della stagionalità e del mare.

Presente il vicesindaco di Pedaso Carlo Maria Bruti, che ha sottolineato l’importanza dello storico Faro, realizzato nel 1887 e simbolo della cittadinanza e l’economia pedasina legata da sempre alla piccola pesca.

L’assessore Maria Grazia D’Angelo, con delega alle Politiche Sociali, Sanità, Servizi Scolastici, Pari Opportunità e Rapporti con le Associazioni, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa. “Siamo felici di aver aderito a questo progetto perché lo riteniamo importante per valorizzare il territorio, far conoscere le bellezze del nostro territorio e raccontare ai più giovani la storia del loro paese e dei loro antenati”.

Inoltre, in rappresentanza del Villaggio della Piccola Pesca era presente Basilio Ciaffardoni alias “Cozzaro nero”, vicepresidente del Co.Ge.Pa (Consorzio Piccola Pesca), che con Francesco Ciarrocchi ha spiegato le varie tecniche di pesca della piccola pesca e l’importanza del consumo locale a km 0, grazie alle presenza delle pescherie gestite direttamente dai pescatori.

Barbara Zambuchini, biologa nutrizionista e responsabile Partners in Service titolare del CEA “Ambiente e Mare” Regione Marche, sottolinea l’obiettivo del progetto. “Sensibilizzare, gli studenti, la cittadinanza e i turisti a stili di vita e consumo sostenibili, nel rispetto della cultura territoriale, del Mare e delle sue stagioni, per una maggiore attenzione alla provenienza locale del pescato e a tutte le pratiche sostenibili in Adriatico, orientare la cittadinanza, in particolare i giovani e le famiglie, sui temi della biodiversità e del consumo consapevole nel rispetto della stagionalità e dell’ecosistema, prediligendo il pesce azzurro e le specie povere e massive sostenibili, pescate in Adriatico (a chilometro zero) o allevate nella regione Marche”.


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