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In una piastrina la memoria del Generale Giandomenico, disperso in Russia

ALTIDONA - Associazione Alpini e Comune restituiscono la giusta memoria ad un altidonese scomparso sul fronte russo nel 1942

di Alessandro Giacopetti

Il Generale Giuseppe Giandomenico era nato ad Altidona il 2 marzo 1910. Rimase disperso, come tanti italiani, sul fronte russo il 10 dicembre del 1942, durante la guerra. Apparteneva alla 52esima divisione fanteria autotrasportata e alla 57esima compagnia genio artieri, divisione di Torino. Martedì 7 agosto la sua piastrina di riconoscimento è stata riconsegnata alla nipote Giancarla, durante una cerimonia nel corso della quale è stata anche apposta una lapide in sua memoria. Sulla scheda che la accompagna si legge: luogo del decesso: sconosciuto; luogo di sepoltura: sconosciuto. A metà pomeriggio davanti al Comune e alla chiesa dei Santi Maria e Ciriaco, erano presenti il sindaco e vicesindaco di Altidona, Giuliana Porrà e Enrico Lanciotti, il vescovo S.E. Rocco Pennacchio, il viceprefetto Francesco Martino, i comandanti provinciali delle principali forze dell’ordine, sindaci dei Comuni limitrofi, componenti della associazione combattenti di Altidona.

“Dopo che Antonio Respighi dell’Associazione Nazionale Alpini ha contattato il Comune di Altidona – racconta il sindaco Giuliana Porrà – ci siamo attivati attivati e abbiamo ritrovato la nipote che è vivente e residente nella vicina Pedaso, organizzando una cerimonia di riconsegna nel centro di Altidona con apposizione di una lapide”.

Dopo la messa sono stati letti la poesia “Fronte russo 1943 (Io resto qui)” di Giuliano Penco e un brano tratto da “Centomila gavette di ghiaccio” di Giulio Bedeschi.


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