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Scuola Marche, l’allarme Flc Cgil:
“Mancano all’appello
1500 figure professionali”

MARCHE - Flc Cgil: "Aspettiamo per le Marche le 609 assunzioni di personale Ata, i 111 docenti di scuola dell'infanzia, i 439 docenti della scuola secondaria di primo grado e i 602 del secondo grado"


“Il nuovo anno scolastico si sta avvicinando velocemente e i problemi della scuola italiana, ormai da troppi anni, sono gli stessi: organici sottodimensionati, mancato reclutamento del personale docente e Ata (persone tecnico e amministrativo), mancanza di dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, figure apicali nella scuola dell’autonomia. Mancano all’appello, a livello regionale, 72 direttori dei servizi generali e amministrativi”.

E’ quanto comunicano dalla Flc Cgil. La sigla sindacale aggiunge: “La situazione scolastica marchigiana non si discosta di molto da quella nazionale per cui si sollecita il Miur ad adottare tutte le misure straordinarie con la certezza dei tempi nella loro realizzazione, per garantire il diritto costituzionale allo studio a tutte le scuole del territorio, regionale e nazionale. La Flc Cgil Marche aspetta per le Marche le 609 assunzioni di personale Ata, i 111 docenti di scuola dell’infanzia, i 439 docenti della scuola secondaria di primo grado e i 602 del secondo grado. Accanto a questi numeri, ci sono i volti dei docenti e del personale Ata che, da anni, garantiscono la scuola pubblica con professionalità e attendono una stabilità come i 300 docenti specializzati sul sostegno. Questo è l’obiettivo che dovrebbero avere il Ministro e la Regione: garantire il recupero della povertà educativa e pensare il profilo del cittadino di domani”.

“Occorre contrastare i risultati denunciati dal ministro – le parole di Lilly Gargamelli, segretaria generale Flc Cgil Marche – sull’incapacità dei nostri ragazzi di comprendere un testo scritto o la scarsa formazione matematica. Vuol dire garantite più scuola, edifici adeguati, tempi prolungati, relazioni educative professionalmente formate e disponibili da subito. Si chiede alla Regione un’attenzione negli atti programmatori e una tempistica certa all’Ufficio scolastico regionale”.


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