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Viabilità e infrastrutture, Loira ammonisce la Regione: “Affrontare i nodi della parte sud del Fermano o saremo tagliati fuori”

P.S.GIORGIO - Il piano delle infrastrutture nelle Marche lascia dubbiosi anche alcuni sindaci della provincia di Fermo. Il primo cittadino di Porto San Giorgio, Nicola Loira, invita il Presidente Francesco Acquaroli e la sua giunta ad affrontare il nodo viabilità nel sud del Fermano. "Siamo tagliati fuori" lamenta "bene invece l'approccio globale"

Nicola Loira

di Sandro Renzi

C’è la pedemontana, ci sono la Mezzina e la Mare-Monti nel piano infrastrutturale della Regione Marche e, in una fase ancora embrionale che dipende più da Roma che da Ancona, pure la terza corsia dell’A14 nel tratto sud. L’incontro dei vertici regionali con i sindaci del Fermano a Montegiorgio è stata l’occasione per fare il punto sulle cose da fare per la viabilità anche della quinta provincia. E lo hanno illustrato il Presidente Acquaroli insieme agli assessori Baldelli e Castelli. Ma non sono mancati mugugni tra i primi cittadini. L’impressione, infatti, è che si voglia proseguire lungo quella direttrice che fino ad ora sembra premiare l’entroterra e snobbare la costa. Una visione che lo stesso sindaco Nicola Loira chiama e non è la prima volta “campiglionecentrica” rimarcando la distanza non solo fisica, ad esempio, tra il nuovo ospedale e Porto San Giorgio o i comuni della Valdaso (e che spingerebbe quest’ultimi secondo Loira a recarsi all’ospedale di San Benedetto del Tronto), ma anche di approccio al tema delle infrastrutture “che finora ha tenuto ai margini il territorio sud della provincia di Fermo” ha detto. “Bene la Mezzina, bene la Mare-Monti ma chi pensa a noi? – tuona il primo cittadino rivierasco – La Regione ci ha confermato che ci sarebbe la volontà di arrivare con la terza corsia fino a Pedaso per poi arretrarne una nel tratto più difficile. La Valdaso tuttavia non mi pare favorevole all’ipotesi”.

Loira confida in un “rinnovato attivismo della Regione” ma al contempo prende atto che le istituzioni debbono mettere mano “al sud delle Marche ed al sud provincia di Fermo, a meno che non abbiano deciso di mettere tutto sul tavolo del confronto che si dovrà aprire con chi gestisce le autostrade. Ad oggi, però, mi preme rimarcare che siamo tagliati fuori e che se vogliamo affrontare il tema dell’ampliamento dell’A14 dobbiamo farlo da subito”. Ci tiene poi a ribadire che la sua non è una visione da campanile. “Sono per un approccio globale e territoriale della questione infrastrutturale -prosegue- ma che sia effettivamente tale, ovvero prenda in considerazione tutte le parti del territorio fermano, a cominciare dall’importantissima intervalliva che lega la costa all’entroterra, Porto Sant’Elpidio ad Amandola passando per Fermo, dove c’è l’ospedale. E questo va bene”. Al contempo però non si devono perdere di vista altre aree strategiche.  “Andiamo avanti così ma ci si ponga il problema della costa sud della provincia di Fermo, da Porto San Giorgio a Pedaso perché non è più rinviabile” l’appello di Loira.

 


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