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Artrite psoriasica: diagnosi e terapie. Torna a Radio FM1 l’appuntamento con la rubrica Reuma On Air (Video)

FERMO - A Radio Fm1 il terzo appuntamento della rubrica “Reuma On Air” offerta da Novartis, dedicata alle patologie reumatiche. Sono intervenuti la dottoressa Antonella Farina, reumatologa dell’ospedale Murri di Fermo, Annamaria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Fermo e Fabrizio Ciarpella, presidente della sezione fermana di “Amar” (Associazione Malati Reumatici Marche)
Reuma On Air

Da sinistra Antonella Farina, Fabrizio Ciarpella, Anna Maria Calcagni

Questa mattina a Radio Fm1 è andato in onda il terzo appuntamento della rubrica “Reuma On Air” offerta da Novartis e dedicata alle patologie reumatiche. Sono intervenuti la dottoressa Antonella Farina, reumatologa all’ospedale Murri di Fermo, Anna Maria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Fermo e Fabrizio Ciarpella, presidente della sezione fermana di “Amar” (Associazione Malati Reumatici Marche). Si è parlato della prevenzione delle malattie reumatiche e del percorso per riconoscerle per poi iniziare ad affrontare il problema.

«La burocratizzazione e l’informatizzazione spesso interrompono quel feeling che si deve creare tra noi dottori e i pazienti. Dobbiamo condividere percorsi e scelte. Iniziative come questa sono importanti» ha esordito la dottoressa Calcagni ribadendo la vicinanza dell’Ordine dei medici a tutte quelle iniziative che mettono al centro l’informazione sanitaria e che tengono conto sia del paziente che del parere scientifico.

Ha introdotto poi l’argomento la reumatologa Antonella Farina: «Oggi parliamo di una patologia poliedrica. L’artrite psoriasica è una delle artriti più comuni, in quanto è molto frequente anche la psoriasi come manifestazione cutanea. Talvolta la presenza dell’artrite è qualcosa di sotto-diagnosticato; infatti, essendo una patologia cronica che si può manifestare con diversi sintomi non sempre correlabili, viene spesso sottovalutata. È importante quindi fare una corretta diagnosi per scegliere poi la terapia adeguata».

La dottoressa Farina ha poi spiegato che una delle manifestazioni più tipiche è l’interessamento dell’entesi, il punto in cui il tendine si attacca all’osso: «Queste sono tutte sedi e manifestazioni che possono essere l’esordio dell’artrite psoriasica. Un altro campanello di all’arme è la psoriasi cutanea che, nel 40% dei casi, porta all’artrite psoriasica. Possono poi essere interessate le grandi articolazioni, sta qui però la differenza tra l’artrite psoriasica e l’artrite reumatoide. La prima è spesso mono articolare, interessa cioè per esempio solo un ginocchio, mentre la seconda spesso è simmetrica. L’enorme manifestazione clinica dell’artrite psoriasica necessita di un inquadramento completo, con studi familiari e analisi del sangue. La anamnesi completa è fondamentale».

Alla descrizione della patologia, è seguito poi un racconto diretto del paziente Fabrizio Ciarpella: «All’età di 25 anni ho scoperto questa malattia. Inizialmente avevo la psoriasi cutanea. L’avevo trascurata non ritenendola una patologia grave. Poi ho scoperto che anche mia cugina dall’età di nove anni aveva la mia stessa patologia. Mi sentivo bene e facevo anche attività fisica, poi sono iniziati i dolori mattutini nell’appoggio del piede, che svanivano poi con il normale movimento. Questi dolori mattutini sono sempre aumentati, fino a diventare insopportabili. Il primo pensiero è stato quello di rivolgermi a degli ortopedici.  Dopo varie visite, mi è stato consigliato di provare a farmi visitare da un reumatologo visto il collegamento familiare con una persona avente la psoriasi. Ho scoperto quindi questa infiammazione che si manifestava con piccoli dolori in parti diverse del corpo, ma che sono riuscito a ricollegare alla patologia reumatica solo dopo varie visite».

Come ha spiegato la dottoressa Farina, ogni pazienta ha poi una diversa terapia da seguire, che può spaziare dagli immunosoppressori alle terapie biologiche: «L’importanza sta nella comprensione della malattia, che deve essere presa per tempo e curata attraverso le adeguate terapie. La collaborazione tra più specialisti è fondamentale vista la trasversalità dei sintomi. Inoltre, l’accettazione della cronicità della malattia è il primo passo che permette al paziente di affrontare la stessa».

Un incontro interessante su una patologia sempre più diffusa, con cui si può convivere solo attraverso la prevenzione e l’attenzione di pazienti e medici, anche grazie ad un’informazione sanitaria corretta e ad associazioni come l’Associazione malati reumatici.

Il prossimo appuntamento sarà il 29 settembre alle ore 11 con un approfondimento dedicato alla spondilite anchilosante.

Rubrica offerta da Novartis


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