Giovanni Petrini, l’87enne agli arresti domiciliari dopo l’omicidio della moglie, la 85enne Giuseppina Traini, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questa mattina, infatti, alle 9, in Tribunale si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. Presenti, oltre a Petrini, il suo avvocato Giulio Cola, il giudice Stefania Pepe e il sostituto procuratore che sta coordinando le indagini sul drammatico fatto di sangue avvenuto sabato sera a Capodarco, Francesca Perlini.
L’anziano è stato accompagnato in tribunale per l’interrogatorio, scortato dalla Polizia di Stato che questa mattina si è recata in ospedale, al reparto di Psichiatria, dove Petrini è ricoverato e dove è agli arresti domiciliari. E dove è stato riaccompagnato dopo l’interrogatorio. «Confermo che Petrini si è avvalso della facoltà di non rispondere – le dichiarazioni dell’avvocato Giulio Cola all’uscita dal palazzo di Giustizia di Fermo – è un anziano provato da quanto successo».
g.f.
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