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Rapagnano: 1,8 milioni dall’Ufficio Ricostruzione, via al progetto per il Municipio

DALL'UFFICIO SPECIALE PER LA RICOSTRUZIONE: «L’intervento punta sostanzialmente al consolidamento statico ed all’adeguamento sismico delle strutture, al ripristino degli impianti ed alla ridistribuzione funzionale di alcuni spazi dei cinque piani (compreso il seminterrato) dell’edificio situato in piazza Siccone. Prima del sisma, nel palazzo trovavano posto diverse associazioni culturali, gli uffici della polizia municipale, una piccola biblioteca, tutti gli uffici comunali, un teatrino, la sala consiliare ed anche magazzini e depositi»

Il Comune di Rapagnano (foto da www.regione.marche.it)

Un milione e 800 mila euro a Rapagnano dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione: via libera al progetto per il Municipio.

«Per il centro storico di Rapagnano – si legge sul sito della Regione, nella sezione dedicata, appunto, all’Usr – rappresenta sicuramente uno dei monumenti più importanti e significativi, con la sua vela campanaria che svetta in posizione centrale ed accoglie, in una nicchia circolare modanata, uno dei due caratteristici orologi. D’altronde, siamo davanti ad un antico castello fermano di cui esistono ancora le fortificazioni, posto su un’altura a 300 metri di altitudine, a dominare la vallata del Tenna. In cui ogni angolo del centro storico racchiude una piccola gemma».

Il Municipio è ovviamente il simbolo anche a livello strategico, nonostante i problemi registrati fin dalla prima scossa di terremoto, in particolare dopo quelle del 26 e 30 ottobre 2016, quando fu lesionato in maniera significativa risultando inagibile.

Oggi è arrivato però, si diceva, un passaggio importante: l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha infatti approvato il progetto esecutivo di adeguamento sismico per un importo di 1.825.000 euro.

Il Comune di Rapagnano (foto da www.regione.marche.it)

«L’intervento – spiegano dall’Usr – punta sostanzialmente al consolidamento statico ed all’adeguamento sismico delle strutture, al ripristino degli impianti ed alla ridistribuzione funzionale di alcuni spazi dei cinque piani (compreso il seminterrato) dell’edificio situato in piazza Siccone. Prima del sisma, nel palazzo trovavano posto diverse associazioni culturali, gli uffici della polizia municipale, una piccola biblioteca, tutti gli uffici comunali, un teatrino, la sala consiliare ed anche magazzini e depositi».

Un salto nel passato. Già dal secolo XVII qui erano attestate molte funzioni pubbliche, tra cui il mulino, il macello, l’ammazzatora ed il pelatoio, il fascinaro, il granaio e l’annona, la pesa pubblica al pianterreno con accesso sempre da piazza Siccone.

Dopo alcuni terremoti distruttivi susseguitisi nel tempo, ecco che nel 1791 prende avvio la demolizione del vecchio edificio con ricostruzione atta a mantenere inalterato il perimetro esistente, riutilizzando le antiche fondamenta; il governo di Roma affidò il progetto all’architetto Virginio Bracci.

Il Comune di Rapagnano (foto da www.regione.marche.it)



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