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Imbrattata la sede della Lega Fermo «Fatto grave, serve più controllo in centro» Giacobbi e Romanella chiedono una commissione sicurezza

FERMO - La stizza dei consiglieri del Carroccio, Giacobbi e Romanella: Un atto preoccupante sia dal punto di vista politico che sociale: «L'amministrazione che fa? Ci auguriamo una condanna unanime da parte del sindaco e di tutte le forze politiche cittadine e chiediamo subito una commissione consiliare per affrontare il tema della sicurezza nei vari quartieri»

«Un simbolo anarchico, una falce con martello e le parole “Antifa Roma” firmano lo fregio all’ingresso della sede della Lega Fermo con scritte di vernice rossa: un gesto grave, nemmeno il primo nella storia della sede di via Mazzini a Fermo che il partito a livello provinciale ha prontamente denunciato alle autorità competenti». E’ quanto fanno sapere proprio dal Carroccio che condanna il gesto con i suoi consiglieri Lorenzo Giacobbi e Luciano Romanella.

«Questo atto vandalico mascherato da politica è l’ennesimo nel centro storico: i cittadini ce li segnalano da tempo e solo venerdì scorso di notte sono state rotte delle fioriere in vari punti nei pressi di Piazza del Popolo. Ma non è la prima volta che la Lega Fermo è vittima di un tale atto vile e minatorio (già presa di mira nel 2019 e nel 2022) – dichiarano Giacobbi e Romanella – Un atto preoccupante sia dal punto di vista politico che sociale. Politico perché la politica è fatta di confronto e non di vigliaccate e tutti sanno quanto la Lega Fermo sia aperta al confronto aperto e costruttivo. Sociale perché se espressione del disagio di qualche giovane ci mette difronte all’ennesimo interrogativo su cosa si stia facendo a livello di amministrazione comunale, più volte da noi sollecitata, per mitigare un fenomeno non trascurabile. Il gesto ovviamente non ci intimidisce né ci tratterrà dal confronto politico anche con chi è distante dalle nostre idee, ma è inaccettabile che si ricorra alla definizione di “fascista” data da chi usa il vandalismo come unico metodo di confronto. Ci auguriamo una condanna unanime da parte del Sindaco e di tutte le forze politiche cittadine e chiediamo subito una commissione consiliare per affrontare il tema della sicurezza nei vari quartieri».

Ai due consiglieri comunali fanno eco anche il segretario regionale Giorgia Latini, il suo vice Mauro Lucentini e il coordinatore provinciale Alan Petrini.

«Nelle Marche non è la prima volta che una sede del nostro movimento viene presa di mira dai vandali – dichiarano per la Lega Marche il segretario Giorgia Latini e il vicesegretario vicario Mauro Lucentini – La Lega è il partito di forte connotazione democratica tanto che rivendica da sempre l’autodeterminazione dei territori: a maggior ragione, dunque, gesti del genere non possono passare sotto silenzio perché rappresentano una minaccia per la democrazia del nostro Paese. Ringraziamo il referente provinciale Petrini per aver denunciato l’accaduto auspicando che i responsabili vengano rintracciati e che tutte le forze politiche condannino questo atto di violenza».

«Imbrattare la sede della Lega non è solo un atto vandalico, ma un oltraggio alla democrazia e alla libertà di pensiero – concludono il segretario provinciale Alan Petrini e, di nuovo, Lorenzo Giacobbi nelle vesti di segretario comunale– Chi ha spruzzato la vernice rossa sui muri e sulla vetrata ha rivendicato a caratteri cubitali sulla serranda l’essere antifascista, ma, nei fatti, si è servito degli stessi metodi intimidatori che, ovviamente, non condizioneranno il nostro lavoro sul territorio”.

«Attacco alla sede della Lega a Fermo». Adesivi sulla vetrata e serranda forzata

Atto vandalico contro la Lega: spaccata la targa della sede provinciale


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