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Bici elettriche per accedere al centro storico
Luciani: “Siamo in ritardo ma guardiamo al futuro”

FERMO – Intervento dell'assessore in occasione di un workshop inserito nel programma della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile: "Il nostro obiettivo è spostare le zone di parcheggio fuori della città"

di Andrea Braconi

Circolazione gratuita su autobus, passeggiate rurali, workshop, percorsi casa-scuola, open day Trenitalia, car free day, mattinate da ciclisti e colonnine per la ricarica elettrica. Sono i temi e le esperienze al centro della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, che ha preso il via domenica 16 settembre da Fabriano e che si concluderà martedì 25 a San Severino Marche.

Fermo, unica tappa prevista nella nostra provincia, ha ospitato un interessante iniziativa dal titolo “Mobilità sostenibile ed elettrica”, alla quale, oltre al presidente della Steat Fabiano Alessandrini (LEGGI QUI), ha preso parte l’assessore Ingrid Luciani. “Il Comune di Fermo sul tema della mobilità sostenibile è un po’ indietro – ha voluto rimarcare Luciani – ma non così tanto come potrebbe sembrare. Anni fa sono partiti diversi lavori di collegamenti meccanizzati, sia sul lato nord che sul lato sud. Un’azione importante, che quando siamo subentrati abbiamo cercato di sostenere rafforzando ancora di più l’accoglienza del lato nord, da dove partirà un altro troncone per arrivare a Palazzo Azzolino. Il nostro obiettivo è spostare le zone di parcheggio fuori della città, inserendo sia colonnine di ricarica di mezzi elettrici, sia postazioni per prendere bici elettriche. La Trasfer ha già elaborato diversi piani per consentire un maggiore ricorso alla mobilità sostenibile. Da parte nostra faremo importanti interventi sulla viabilità: tra poco partirà la sperimentazione di modifica di sensi di marcia sul lato nord. Questo per favorire il più possibile il fatto di lasciare il proprio mezzo ed accedere con trasporto pubblico, sistemi di risalita meccanizzata e, in futuro, con bici elettrice”.

Michela Ferroni, funzionaria della Regione Marche, ha illustrato le principali azioni dell’ente in merito alla mobilità sostenibile, “uno dei pilastri dell’Unione Europea che spinge per attivare tutte le iniziative possibili per rendere più vivibili le nostre città”. Oltre a dotarsi nel 2012 di un mobility manager, una figura che si occupa degli spostamenti sia del personale dipendente che degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, la Regione ha lavorato su diversi aspetti: dalle misure agevolative sul biglietto di accesso ai mezzi al rinnovo materiale rotabile, quest’ultimo con investimenti fino a quasi 25 milioni di euro (saranno 170 i nuovi bus Euro 6, quasi tutti a metano e dotati anche di portabici per rendere intermodabile il trasporto, che verranno messi a disposizione in tutto il territorio regionale, Fermo compresa); dall’attivazione per la creazione di una rete ciclabile regionale con investimenti per più di 46 milioni di euro, agli apparati Avm e paline intelligenti in prossimità delle fermate; dal sistema di bigliettazione elettronica al piano di mobilità elettrica finalizzato alla creazione di una rete di ricarica.

Nel concludere il suo intervento, la Ferroni ha ricordato come la Regione abbia assegnato contributi per la realizzazione del ponte ciclopedonabile tra Fermo e Porto San Giorgio, infrastruttura che farà parte della Ciclovia Adriatica.

La parola è poi passata a Fiorella Gasciula della società Lem Reply, che ha evidenziato i risultati concreti di un processo iniziato due anni fa con la Regione Marche. “Serve rispetto dell’ambiente ed il ritorno del rispetto all’utente, con la persona al centro degli spostamenti e dei servizi. Qualcosa sta cambiando, lo vediamo dai nostri studi” ha affermato. Di grande interesse la sua analisi sul fronte dell’elettrico. “Abbiamo bisogno di una rete capillare e integrata, di un’estesa diffusione delle regole di circolazione stradale, di un’incentivazione economica all’acquisto dei veicoli almeno in fase di avvio e di un investimento in attività di ricerca e sviluppo sul tema”.

Partendo da uno scenario di base di 68 punti di ricarica nel territorio regionale, secondo gli studi effettuati lo scenario evolutivo toccherebbe quota 268, per attestarsi anche a 350 in cinque anni.

Sono diversi gli studi sull’evoluzione del parco elettrico, con una forchetta molto ampia. Il mercato non è ancora maturo ma lo sarà, e le misure della Regione daranno un effetto positivo. Le Marche sono in linea con le altre regioni per quanto riguarda la presenza di colonnine, anche se il grosso dei risultati si vedrà alla fine del prossimo anno”.

Nicola Cantagallo ha invece illustrato alla platea l’esperienza di Enea. “Fare efficienza significa avere un approccio diverso alla cultura della vita quotidiana, significa fare scelte mirate ad utilizzo delle facility all’interno delle nostre case e dei nostri uffici. Occuparsi di sostenibilità significa approcciare a diversi settori, come rinnovabili elettriche, rinnovabili termiche e rinnovabili trasporti, parlando anche di biometano, auto elettriche e biocarburanti”.

A chiudere la mattinata Massimo Rossi, insegnante dell’Ipsia di Fermo, presente insieme ad una delegazione di studenti. “Mi rendo contro della grande responsabilità che abbiamo come scuola. Ho memoria di battaglie politico culturali in quella direzione, francamente perse. Ancora oggi parlare di scendere dall’auto non porta consenso immediato e l’ignoranza è tanta. Ma è proprio qui che entra in gioco la scuola e il suo ruolo all’interno della società. Dobbiamo rimettere in discussione il trasporto collettivo: l’integrazione tra questo e la mobilità dolce è la risposta”.

 

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