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Mercato russo e nuovo sistema
di marcatura dei prodotti:
Ots accanto alle imprese

EXPORT - Un convegno che ha riscosso un notevole interesse chiarendo le modalità dell’introduzione del nuovo sistema di marcatura dei prodotti, ultimo di una serie di provvedimenti che il governo russo ha richiesto per la tutela del consumatore sulle importazioni della Russia e dell’Unione doganale Euroasiatica.

 

Nell’elegante cornice dell’Horizon Hotel di Montegranaro si è tenuto giovedì scorso, 4 aprile, un interessante convegno dedicato ai produttori italiani di calzature, pelletteria e abbigliamento su cambiamenti che dovranno essere apportati nel corso del 2019 per chi esporta o intende esportare calzature o abbigliamento in Russia e nei Paesi dell’Unione Doganale Euroasiatica (di cui fanno parte Bielorussia, Kazakistan, Russia, Armenia e Kirghizistan).

Oltre 70 i partecipanti tra produttori, associazioni di categoria (Cna, Confartigianato e Confindustria) e addetti ai lavori per un approfondimento su un tema di strettissima attualità (l’obbligo sarà introdotto su tutta una serie di prodotti durante il 2019). Tra i presenti anche il direttore di Tipicità, Angelo Serri e il responsabile marketing, Alberto Monachesi, che con Ots hanno avviato una fattiva partnership a sostegno delle aziende appartenenti al brand ombrello delle eccellenze marchigiane interessate all’internazionalizzazione.

A cercare di far chiarezza sull’argomento del convegno due società che da sempre si distinguono per la loro esperienza e competenza sul mercato russo: Ots SpA, società di spedizioni internazionali con sede centrale a Civitanova Marche, e A.C.& E, gruppo internazionale specializzato nel settore della sicurezza e delle certificazioni per i mercati extra comunitari (Nord America, Russia, Sud America, Australia).

L’incontro è servito per chiarire nel dettaglio le modalità e le cause dell’introduzione del nuovo sistema di marcatura dei prodotti, ultimo di una serie di provvedimenti che il governo Russo ha richiesto per la tutela del consumatore sui prodotti importati dalla Russia, oltre a dare già le prime indicazioni pratiche su come si dovranno adeguare la aziende che esportano e vendono calzature e abbigliamento in Russia e Unione doganale Euroasiatica.

Al termine del convegno, dopo una serie di domande e risposte tra la platea di produttori e i relatori, abbiamo incontrato i protagonisti dell’evento.

Daniela Bernardi, direttore generale di OtS Spa, ha così commentato: “Sono felice che le iniziative marcate Ots e A.C. &E. riscuotano questo interesse. La volontà di Ots è di essere sempre vicina alle proprie aziende: non solo curandone il trasporto ma essendo per esse un punto di riferimento nella consulenza. Il passaggio al sistema di marcatura, come da introduzione della certificazione EAC di qualche mese fa, è un chiaro segnale per le imprese che, per mantenere posizioni competitive su questi mercati, avranno la necessità di ripensare la propria presenza all’estero in maniera più consapevole e strutturata perseguendo l’obiettivo di creare le basi reali di un progetto di internazionalizzazione duraturo, affidandosi a partner competenti e sempre aggiornati come noi e A.C.& E.”.

Veronica Palestini, specialista nel mercato russo per la Ots Spa ha aggiunto: “Vorrei principalmente ringraziare le aziende, così numerose, che hanno partecipato, al nostro evento. L’interesse mostrato alla fine dell’incontro, le domande scaturite e la loro partecipazione così attiva al nostro convegno sono segnali che questo obbligo di marcatura è, al pari di quello della certificazione che abbiamo già affrontato qualche mese fa, un tema caldo e che c’è la volontà da parte delle aziende di organizzarsi per continuare ad affermarsi in un mercato come quello russo che ha storicamente avuto enorme successo per il made in Italy. Noi di OTS continuiamo ad essere accanto alle aziende nostre clienti anche in questi periodi di transizione alla nuova regolamentazione russa. Forti della nostra esperienza decennale nelle procedure di esportazione verso i paesi dell’Unione doganale Euroasiatica e affiancati da partner competenti come Valeria e Matteo, abbiamo recepito le difficoltà che sarebbero potute scaturire dal passaggio al nuovo sistema di marcatura e ci siamo subito iscritti al progetto pilota, per dare sin dall’inizio informazioni chiare ed aggiornate a chi deciderà di affidarsi a noi per le esportazioni in Russia, Bielorussia, Kazakistan.”.

 

Abbiamo, infine, chiesto a Valeria Vergalli di A.C &E se la marcatura obbligatoria delle calzature potesse rappresentare una sfida ma anche un vantaggio per le piccole e medie imprese: “Capisco che il produttore italiano si possa sentire disorientato dall’introduzione di questa nuova procedura che, almeno sulla carta, sembra essere molto stringente – ha spiegato – ma bisogna vedere anche i risvolti positivi in quanto la marcatura può essere, in effetti, un vantaggio per le PMI. In primo luogo per offrire un servizio completo al cliente finale, specialmente quando trattasi di negozi di piccole o medie dimensioni. In secondo luogo con questo metodo quei produttori che hanno mantenuto il 100% della produzione in Italia saranno più tutelati dalla concorrenza di chi produce in altri Paesi e vende utilizzando impropriamente l’indicazione ‘made in Italy’.”.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consultare il sito www.otsspa.com

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