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Intelligenza artificiale e possibili scenari sociali: confronto tra scienza, sociologia e psicologia

ALTIDONA - «Servono consapevolezza, conoscenza e cultura in forma interdisciplinare per creare chiarezza in una narrazione che ancora oggi è distorta.». Emanuele Frontoni, professore ordinario di informatica e co-director del Vision Robotic & Artificial Intelligence Lab, affronterà il tema dell’intelligenza artificiale con il sociologo Massimiliano Colombi e la psicologa Consuelo Fortuna.

 

di Nunzia Eleuteri

Intelligenza artificiale e possibili fenomeni e scenari sociali: come l’intelligenza artificiale cambierà o ha già cambiato la nostra vita e quella dei nostri figli. Ne parleranno al teatro comunale di Altidona, il 9 maggio alle 18:00, il sociologo di Nomisma, Massimiliano Colombi, la psicologa e psicoterapeuta Consuelo Fortuna ed Emanuele Frontoni, professore ordinario di informatica all’università di Macerata e co-director del VRAI (Vision Robotic & Artificial Intelligence Lab).

L’evento pensato ed organizzato da Andrea Marcantoni, membro del direttivo esecutivo di Cdo Marche Sud, è stato condiviso con il presidente di Cdo Marche Sud, Emanuele Frontoni e con Massimiliano Colombi, membro del comitato scientifico.

«Considerando che l’intelligenza artificiale è ormai un fenomeno sociale e le interazioni uomo-macchina si fanno sempre più frequenti, non è più possibile separare le due cose e ignorare gli impatti sulla societàsostiene Consuelo Fortuna, psicologa clinica e psicoterapeuta sistemico relazionaleIn un futuro, molto vicino, l’IA sarà in grado di insegnarci, lavorare con noi e adattarsi ai nostri scopi, migliorando le nostre capacità ma è importante e significativo preparare bene il terreno, specialmente da un punto di vista culturale e informativo, per cogliere tutte le possibilità d’innovazione e per evitare scenari dannosi e criticità per le nuove generazioni, i nostri figli.».

Aumentare la consapevolezza, in questa fase, è sicuramente necessario. A rafforzare questa tesi anche le parole del sociologo Massimiliano Colombi: «Serve una comunità competente che possa conoscere e gestire le potenzialità e i rischi dell’intelligenza artificiale. Dobbiamo fare attenzione alla “dittatura” della tecnica onnipotente o alla prigionia del pensiero magico. Sarà decisivo un confronto sui valori per salvaguardare un orizzonte di comunità solidale.».

E, appunto, serve consapevolezza in questo scenario e ben vengano, quindi, tutti i momenti che ci portano a comprendere meglio a che punto siamo e dove siamo.

«È fondamentale creare chiarezza in una narrazione che ancora oggi è distortaspiega il docente universitario, Emanuele Frontoni, tra i massimi esperti al mondo di visione robotica ed intelligenza artificialela macchina non sa sostituire l’uomo in tutto; non siamo ancora dentro un’epoca dell’intelligenza artificiale generale e ne siamo ancora molto lontani. Sappiamo, invece, fare cose molto precise tanto che chiamiamo questo settore “intelligenza artificiale ristretta” e dentro queste azioni precise ci sono moltissimi esempi di ricerche e applicazioni di impatto importante che nascono addirittura nelle Marche, da ragazzi che hanno frequentato le nostre scuole, cresciuti nelle nostre università e che lavorano nelle nostre aziende. Una realtà che va raccontata anche in un’ottica di conoscenza e consapevolezza e come ricchezza del nostro territorio. Non è vero che siamo in un angolo dimenticato dal mondo o sfortunato. Da queste parti nascono tante idee importanti. Servono conoscenza e cultura in forma interdisciplinare. E questo è quello che cercheremo di raccontare.».

L’appuntamento, ad ingresso gratuito, al teatro di Altidona giovedì 9 maggio alle ore 18, è patrocinato dal Comune con il sostegno dell’Istituto comprensivo Pagani di Monterubbiano.

 


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