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Fermana, monta la rabbia dei
tifosi per i regali nel derby

SERIE C - Sui social si scatena l'ira degli sportivi gialloblù per il ko patito al Riviera delle Palme. Incomprensibile il fallo di mano di Cremona che ha spianato il successo ad una Samb non trascendentale. Media punti/partita crollata da 1,9 a 0,7. Mercato: Petrucci ha rotto con la Vis, torna a Fermo?

L’incomprensibile fallo di mano in area di Cremona dopo appena un quarto d’ora di gioco

 

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – Boxing day, nella cultura anglosassone è un giorno in cui si scartano i regali. La Fermana ha rispettato questa tradizione e ha portato tre bei regali alla Samb nel derby più importante della stagione. Sui social monta la rabbia dei tifosi, anche quelli di solito più pacati ed equilibrati.

Di questa squadra i sostenitori hanno sempre accettato tutti i limiti, che anzi la fanno apprezzare ancora di più per l’impegno, l’abnegazione che il gruppo ha sempre dimostrato per superarli e per gli incredibili risultati raggiunti, compresa la promozione in serie C. Però dal derby più importante ci si aspettavano undici giocatori concentrati e quasi con il coltello tra i denti.

Contro una Samb modesta e tutto sommato simile alla Fermana (i rossoblù hanno qualcosina in più dei canarini solo dalla cintola in su) e lo score di reti fatte e subite lo dimostra, i gialloblù potevano fare e ottenere di più. A giudizio di chi scrive è stata, assieme a quella del gennaio 2005 (vittoria della Fermana 0-1 al “Riviera”) la più mediocre Samb incontrata dalla Fermana nelle nove volte (dalla C1 all’Eccellenza) nella storia recente, cioè dal 2002 a ieri.

Invece, a fronte della maggioranza di giocatori gialloblù scesa in campo con l’approccio e la giusta mentalità da derby importante (su tutti Iotti, Fofana, Soprano e Zerbo) fino al termine e anche quando il 2-0 ormai non era più recuperabile, invece c’è chi è andato in riva all’Adriatico a fare una sorta di allegra passeggiata post nataliza.

Inspiegabile razionalmente il plateale fallo di mano di Cremona, che dopo pochi minuti ha regalato alla Samb il rigore ad aprire la strada ad un successo che, forse, i rossoblù avrebbero fatto molta più fatica ad ottenere. Difficile credere al gesto involontario, le immagini dicono tutt’altro. Anche mister Destro in sala stampa, nel commentarlo, è stato costretto ad usare toni perplessi, non lo abbiamo mai visto così imbarazzato e arrabbiato. Una cosa analoga era successa a Trieste un anno fa (Lupoli), ma ieri il contesto è ben diverso e rende il tutto indigeribile.

L’unica forza della Fermana è stata l’organizzazione difensiva, se ci mettiamo a giocare a pallavolo in area allora è finitacommenta via social un tifoso giornalista. Per di più se un tale gesto è commesso da Cremona, giocatore che sin dalla serie D ha sempre lottato con grinta, anzi spesso è stato uno degli ultimi ad arrendersi (e che da queste colonne di CF abbiamo spesso difeso dalle critiche), “allora la confusione è arrivata al livello di guardia“.

I sostenitori, sempre sul web, proseguono: “I derby con Samb e Vis Pesaro andavano interpretati in tutt’altra maniera, sono ferite che difficilmente si rimargineranno“, ancora: “La Fermana in un anno e mezzo di Serie C ha giocato 53 partite, di queste 53 la nostra squadra non è andata a segno in 31 giornate cioè a occhio e croce un campionato intero! Dimenticavo che io di queste 53 ne ho viste 45…me so’ finito lo fegato“.

La rabbia aumenta se si considera che quasi 450 persone (una presenza in trasferta che in questo girone solo la stessa Samb è in grado di eguagliare) nel giorno di Santo Stefano hanno abbandonato all’ora di pranzo le loro case, calde e addobbate a festa, per andare a vedere una partita durata praticamente meno di mezz’ora.

Gli oltre 400 fermani in curva sud al “Riviera” ieri

L’impressione è che a causa di questo fallo alcuni compagni, ad esempio Comotto, si siano innervositi, e come conseguenza del nuovo stato d’animo è arrivato dopo nemmeno dieci minuti l’altro regalo difensivo, scartato da Di Massimo per il 2-0.

Il notevole impegno, in alcuni momenti quasi commovente, che la Fermana ha messo in campo nella ripresa anche con i nuovi entrati non è servito a niente, e non servirà in futuro se non si riesce a finalizzare alcuna azione, anzi si sprecano anche occasioni d’oro come un rigore (terzo regalo) che poteva riaprire la partita e concedere un finale (e forse anche un risultato) diverso considerando che la Samb era scesa molto rimanendo in seguito anche in dieci.

La Fermana scivola al 7° posto ma resta in zona playoff solo perché anche altre squadre viaggiano piano; però, proseguendo con la media delle ultime settimane, nel giro di pochissimi turni la compagine gialloblù si rimangerebbe il vantaggio accumulato nei primi due mesi di campionato.

Nelle ultime 7 partite la Fermana ha conquistato 5 punti (media di 0,7 punti a partita), segnato un solo gol e incassati 8. Nei primi 12 turni: 23 punti (1,9 a partita), 11 gol fatti e 7 subiti.

Finché si tratta di difendersi, non far giocare l’avversario, e colpire in ripartenza, i gialloblù sono del tutto bravi. Quando è necessario invece costruire gioco o rimontare, si palesa il nulla assoluto, come dimostra il fatto che in sei sconfitte su sette dopo il primo gol ne è arrivato almeno un altro, Monza è l’unica eccezione.

In conclusione, quali siano i problemi della squadra pare chiaro, se non vengono risolti e si prosegue con la media punti recente, potrebbe diventare difficile anche raggiungere in anticipo e senza affanno la quota salvezza, che quest’anno dovrebbe essere più alta dello scorso, essendoci quattro partite in più da giocare (e, almeno finora, e per fortuna, nessun fallimento), quindi poco sopra a 40 punti.

Andrea Petrucci

Nella sessione di mercato di gennaio, per far arrivare alla Fermana qualche giocatore in più, se over, dovrà uscire qualcuno, magari potrebbero partire Da Silva e proprio Cremona, visto che è esattamente in quei ruoli che serve qualcuno che faccia la differenza.  In uscita anche Kacorri, ma sembra che il giocatore non voglia partire;  resterebbe solo un “caso Kacorri” per non farsi mancare niente.

Petrucci e la Vis Pesaro vanno alla risoluzione contrattuale del prestito (notizia ufficiale di oggi), il giocatore rientra al Carpi, vedremo se davvero tornerà a Fermo, in prestito o definitivo, come anticipato da Cronache Fermane più di un mese fa. Lui da solo però non sarebbe sufficiente a fare la differenza, capiremo le intenzioni di questa società.

Basterebbero pochi ritocchi affinché la squadra possa mantenersi nei quartieri alti della classifica; sarebbe un peccato non farlo e scendere nel girone di ritorno, come successo lo scorso anno, significherebbe gettare al vento il buon lavoro fatto in questi anni anziché finalizzarlo con una stagione più ambiziosa.

Striscione preparato dai tifosi della Fermana per il derby di ieri, che le Forze dell’Ordine non hanno permesso di esporre all’interno dello stadio

 

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