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Porto Sant’Elpidio al voto: progetti e visione dei candidati, scintille sulle “paternità” delle scogliere al primo confronto targato Cna

PORTO SANT'ELPIDIO - Petrini:«Ho fatto crescere la città una volta, ci riuscirò ancora»; Ciarpella: «Una città che sa ascoltare, poi decide»; Battilà: «Non diciamo solo cosa, ma anche come fare le cose, la freschezza e discontinuità stanno da noi».

di Pierpaolo Pierleoni

Primo confronto pubblico, ieri sera al polo culturale Beniamino Gigli, tra i tre candidati sindaci di Porto Sant’Elpidio. A promuoverlo la Cna, che ha sottoposto sette domande ai tre protagonisti della campagna elettorale, prima dell’appello al voto finale. Sicurezza e mobilità, partecipazione e turismo, politiche di bilancio e sociali, la visione di futuro, i temi su cui Massimiliano Ciarpella, Gian Vittorio Battilà  e Paolo Petrini (questo l’ordine con cui compariranno sulla scheda elettorale) si sono confrontati nel corso della serata, dopo i saluti introduttivi affidati al presidente della Cna territoriale di Porto Sant’Elpidio, Gaetano Pieroni. 

Sulla sicurezza unanime la proposta di implementare videosorveglianza e organico della polizia municipale, Battilà propone il baratto con le aziende che investono in sicurezza con sgravi su Tari e Imu. Per Petrini il problema centrale è lo spaccio di droga ed auspica che i vigili si occupino di incidenti per liberare tempo e risorse a carabinieri e polizia, e ipotizza l’uso di droni per combattere l’abusivismo. Per Ciarpella la sicurezza genera anche sviluppo e il candidato spinge su forme di vigilanza pubblico-privata.

Da dx Massimiliano Ciarpella, Paolo Petrini e Gian Vittorio Battilà

Si parla di mobilità, per Petrini dalla ciclovia Adriatica dovranno partire «”pettini” che consentano di andare in bici anche a scuola o a lavoro. La cultura della bici deve andare oltre il senso sportivo in cui la intendiamo e coinvolgere tutti. Sull’accessibilità, urgente intervenire per migliorare il sottopasso di via Ravenna a sud, sul sottopasso nord dell’ex Ligmar per ora occorre attendere, c’è anche una polizza fidejussoria». Ciarpella vede come prioritari i miglioramenti di verde pubblico ed illuminazione: «Sulla mobilità dolce siamo stati dei precursori, ma poi ci siamo fermati. Pensiamo ad un grande progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione per via Marina e la Faleriense». Battilà ricorda che «già 5 anni fa il Laboratorio civico propose il miglioramento e l’abbattimento delle barriere architettoniche in tutti i sottopassi ferroviari. Sull’ex Ligmar, come sulla Fim, basterebbe mandare una Pec e segnalare gli adempimenti non eseguiti dai privati».

Terzo argomento è la partecipazione, tutti i candidati rispondono favorevolmente alla disponibilità ad istituire una commissione permanente di concertazione con le associazioni di categoria. Per Ciarpella la fiducia dei cittadini si recupera coinvolgendoli nei processi decisionali. Battilà vede la possibilità di una consulta economica, l’attivazione di convenzioni con gli ordini professionali, la realizzazione di un urban center come spazio di incontro tra professionisti, categorie e Comune. Petrini pensa che la disintermediazione alimenti il populismo, auspica più sostegno per diplomati e laureati, esclude lo sportello Europa,  «tipica proposta da campagna elettorale, ma improbabile, perché richiede professionalità dai costi elevati».

Sul turismo, Battilà punta nell’immediato alla Bandiera lilla per incentivare il turismo delle persone con disabilità e quello dei possessori di amici a 4 zampe. In prospettiva punta al turismo europeo della bicicletta. Si scaldano gli animi sul tema scogliere. Petrini ricorda il milione e mezzo di euro investito dal Comune per progettare le scogliere, Ciarpella esalta l’impegno della Regione a guida centrodestra, con le somme stanziate da Pnrr e piattaforma Rendis. «Con 1,5 milioni – il punto di Petrini – sai quanti piani asfalti fa un Comune? L’Amministrazione li ha stanziati per avere 4,5 milioni del primo stralcio delle scogliere dalla precedente giunta regionale. Questa è la verità. Il partito di Acquaroli è stato l’unico a votare contro il Pnrr». Ciarpella ribatte: «La vecchia giunta regionale ha previsto 4,5 milioni, chi è entrato dopo li ha stanziati ed ha creduto in un progetto per il quale non si era fatto nulla nei decenni precedenti a guida centrosinistra».

Sulle politiche fiscali Petrini punta a una tariffa puntuale sui rifiuti e a confermare la soglia di esenzione Irpef a 12.500 euro. Ciarpella pensa ad aliquote modulate sull’Imu dei fabbricati in base alle zone della città ed alla capacità reddituale degli immobili, insieme all’abbattimento fiscale per nuove attività giovanili. Battilà ricorda le nuove normative sulla Tari per le imprese e vede la possibilità di azzeramenti tributari per favorire l’imprenditorialità giovanile e femminile. Nelle politiche sociali, Ciarpella punta su locali per la medicina di gruppo e incentivi a percorsi di prevenzione e screening, Battilà vorrebbe spazi pubblici gratuiti per le associazioni e bandi sull’affidamento degli impianti sportivi premianti per chi collabora col mondo del volontariato. Tra le soluzioni anche la banca del tempo. Petrini promette un centro diurno per anziani non autosufficienti ed un supporto al trasporto sanitario degli anziani per accompagnarli ad effettuare esami.

A ciascuno dei tre candidati si chiede di riassumere la visione di città. Battilà cita un interporto nei pressi del casello A14, l’esigenza di un nuovo sottopasso ferroviario all’estremo sud e sottolinea: «Fin da bambino sento dire che Porto Sant’Elpidio ha un grande potenziale, vorrei che lo sfruttasse finalmente per fare qualcosa di eccezionale». Petrini rimarca il valore sociale del piccolo commercio e l’esigenza di incrementare il senso di comunità. «A Cretarola è più utile investire 10mila euro per incentivare un minimarket o per un marciapiede in via Sila? Per me è più importante la prima ipotesi. Vanno fatte rinascere le piccole attività, affitti più bassi e incentivi a chi apre». Ciarpella vorrebbe invece «un piccolo approdo turistico o un punto di ormeggio. Vedo un futuro solo se saremo una città a misura di giovani».

Resta il tempo per l’appello al voto. Paolo Petrini vuole «spostare l’attenzione dalle cose alle persone. Ho fatto crescere Porto Sant’Elpidio anni fa, penso di riuscirci di nuovo». Ciarpella pensa «che si possa passare dalle cose alle persone se prima le cose si sono fatte bene. Voglio una città che decide dopo aver ascoltato e risolve problemi irrisolti da decenni come Ligmar e Fim». Battilà esalta «la mia squadra eccellente, l’unica non partito-centrica. Un partito che ripropone chi c’è stato 25 anni fa ha fallito. Il nostro programma non dice solo cosa fare, ma anche come. Freschezza e discontinuità stanno da questa parte». 



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