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Jova Beach Party, i pool sicurezza e sanità fanno ‘doppio centro’ ma che lavoro dietro le quinte

FERMO Oltre 200 rappresentati delle forze dell'ordine, elicotteri e mezzi navali. Più di cento sanitari pronti a intervenire in caso di necessità. Stimate 31mila presenze in due giorni

Due giorni di festa ‘totale’ a Casabianca. Circa 31 mila persone in due date, ieri e venerdì. Musica, spiaggia, divertimento, selfie e ospiti illustri, da Morandi a Valentino Rossi. Ambulanti abusivi allontanati, un centinaio di persone soccorse per lievi malori, qualche articolo 75 a dei giovani trovati in possesso di modici quantitativi di droga.

Questo, in estrema sintesi, al netto di applausi ma anche di qualche critica (e non parliamo solo, ovviamente, di quelle di alcune sigle ambientaliste ma anche di qualche commerciante della costa fermana per un «sensibile calo di fatturato, stavano tutti lì» e di qualche residente su circolazione e parcheggi).

Questo, in estrema sintesi il Jova Beach Party 2022 con Jovanotti che, dopo l’esperienza del 2019, è tornato nel Fermano per la due giorni del suo mega evento. Questo, almeno, quello che si è visto ‘da fuori’. Sì perché oggi è tempo di bilanci anche per l’imponente macchina dei soccorsi coordinata dal prefetto Vincenza Filippi e che, come avviene nei grandi eventi, si è mossa principalmente su due direttrici: quella dell’ordine pubblico in capo al questore Rosa Romano, e quella sanitaria con Tiziana Principi e Antonio Ciucani del 118 al timone, e il supporto coordinativo di Silvia Borraccini della Croce verde, riempita oggi di complimenti per il lavoro svolto. Certo qualche rallentamento sulla circolazione stradale tutt’intorno alla zona del concerto, a partire dalla ss16 ma quello, per gli addetti ai lavori, è quasi una conseguenza fisiologica, endemica, se si vogliono grandi eventi sul territorio, con un traffico gestito senza soluzione di continuità dalla Polizia locale fermana.

«Abbiamo contemperato le ragioni della sicurezza con la festosità dell’evento che rappresenta una promozione molto importante per il territorio anche dal punto di vista commerciale», il punto del prefetto Vincenza Filippi.

Il questore Rosa Romano. Sullo sfondo il Jova Beach Party

Ma partiamo dall’ordine pubblico su cui oggi tutti tirano un sospiro di sollievo. Un grande lavoro che ha visto impegnati, per ognuna delle due serate, circa 200 uomini e donne delle forze dell’ordine, di cui un centinaio poliziotti. Per l’evento su due giorni il questore Rosa Romano ha praticamente ‘fatto uscire’ dalla questura tutti gli agenti a disposizione, senza lasciare sguarnito il resto della provincia.

Stesso dicasi per carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto, vigili del fuoco, polizia locale fermana e protezione civile a coordinarsi anche con la vigilanza del JBP. Un imponente schieramento di forze, con presenti praticamente tutti i reparti e sezioni conosciuti, che ha vigilato sul Jova Beach Party con presidi e varchi, con pattuglie a terra ma anche mezzi navali (quelli della Finanza e della Guardia costiera) e in aria gli elicotteri di Polizia e Guardia di Finanza, quest’ultimo abilitato anche al volo notturno. E il questore Rosa Romano fa due volte centro: sì perché né venerdì né sabato si sono registrati disordini o, comunque, situazioni che abbiano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Però, corretto rimarcarlo, se tutto è filato liscio è stato anche merito del popolo del Jova che non si è lasciato andare ad eccessi, di alcun tipo.

Ma andiamo al dunque, venerdì piccolo battibecco tra un gruppo di ragazzi, subito sedato. Qualche ‘articolo 75’ da parte della Finanza, insomma qualche ragazzo trovato con modiche quantità di sostanza stupefacente, e, novità 2022, nessun ambulante abusivo in giro. Sì perché il questore Romano ha deciso di applicare nei loro confronti, anche e soprattutto per evitare la vendita di alcolici ai minori (in vigore vi era l’ordinanza di Calcinaro che vietava bottiglie in vetro, lattine e alcol sopra agli 11 gradi), il foglio di via obbligatorio. Romano ne ha firmati tre nei confronti di altrettanti abusivi e quella decina di ‘colleghi’ ha pensato bene di allontanarsi dall’area del concerto di spontanea volontà. Dunque tutto è filato liscio, e il grande lavoro organizzativo sul piano della sicurezza ha ripagato gli sforzi.

«E’ andato tutto molto bene, anche il deflusso. Sono veramente soddisfatta di come hanno lavorato tutte le forze di polizia presenti, i vigili del fuoco, la polizia urbana, la protezione civile e i sanitari. Per quello che mi viene detto, le chiamate per i sanitari sono state legate soprattutto al caldo, gente che ha avuto dei malori, passeggeri per fortuna. Una macchina che ha funzionato in perfetta sinergia», il commento, sul campo, ieri notte a fine concerto, del questore Rosa Romano. Lei è rimasta praticamente h48 a Casabianca monitorando e coordinando personalmente la macchina della sicurezza che ha vigilato su circa 31mila presenze in totale (13mila venerdì e 18mila ieri).

Anche sul fronte sanitario francamente di meglio non si poteva sperare: lievi malori causati dal caldo e un uomo leggermente feritosi a un piede con un chiodo fuori dall’area del concerto. Principi, Ciucani e Borraccini hanno messo in piedi un pool di medici, infermieri e volontari pronti per ogni evenienza. Oltre cento i sanitari in campo, sia venerdì che ieri, soprattutto volontari della Croce verde di Fermo che, però, ha coinvolto anche i colleghi della Verde Porto Sant’Elpidio e delle Azzurre di Porto San Giorgio e di Sant’Elpidio a Mare, con un prezioso contributo in termini di ‘forza lavoro’.

«In campo abbiamo avuto circa 100 sanitari, tra medici, infermieri e volontari, sia venerdì che ieri. Sono state, in totale, circa cento le persone soccorse, quasi tutte per malori di lieve entità. Una quarantina venerdì e una sessantina ieri – il punto di Antonio Ciucani, responsabile 118 per l’Area vasta 4 – e nessuno di loro ha avuto bisogno dell’ospedalizzazione. Sono tutti stati curati in loco, dunque non abbiamo pesato sul Pronto soccorso. Vorrei spendere parole di encomio, di elogio, per la grande mole di volontari messa a disposizione dalla Croce verde Fermo, credo una delle pochissime pubbliche assistenze del sud delle Marche in grado di smuovere così tanti volontari. E non dimentichiamocelo, tutti a costo zero. Tutto è andato per il meglio, anche il deflusso. Un grazie anche a Flavio Postacchini (ex direttore della centrale operativa 118) che da volontario si è messo a disposizione dell’evento».

Una postazione per le medicazioni veloci, di primo pronto intervento, una per quelle più serie con medici e infermieri, sette ambulanze e un piccolo padiglione Covid con tutti i dpi del caso. E oggi all’organizzazione arrivano i ringraziamenti anche di molti disabili presenti al concerto: «L’acqua non ci è mai mancata, i nostri accompagnatori hanno anche avuto la possibilità di sedersi e Jovanotti ci ha salutato personalmente».

 

Facilmente comprensibile la gioia di Paolo Calcinaro: «Questa può essere Fermo…anzi questa sa essere Fermo! Fuori ben ordinato, dentro pieno. Lido e Casabianca possono riuscire ad avere un panorama nazionale e lo meritano…ormai ne siamo consapevoli». E il primo cittadino torna sarcasticamente anche sulle polemiche legate non solo alla contrarietà di alcune sigle ambientaliste a far svolgere il concerto su quella spiaggia per la nidificazione del fratino ma anche alle lagnanze di qualcuno per i disagi arrecati sul fronte circolazione stradale e parcheggi. «”Non è giusto che 30mila persone in due giorni visitino Lido per un evento di portata nazionale perché devo lasciare la macchina a 200m per 48h“: sono aperte le iscrizioni al lungimirante Club. Posti, fortunatamente, limitati», il sarcasmo del sindac0.



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