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«Non accetto lezioni da Petrini. Le sue sono insinuazioni e allusioni sgangherate» La replica di Ciarpella

PORTO SANT'ELPIDIO - Il primo cittadino risponde alle critiche del consigliere di opposizione, ex candidato sindaco sulla decisione di Ciarpella di trattenere a sé la delega all'urbanistica: «Vi spiego perché ho fatto questa scelta»

Massimiliano Ciarpella

«Pensavo che Petrini avrebbe raccolto l’invito a prendersi un pò di meritato riposo, che i cittadini gli hanno formulato in modo inequivocabile attraverso il voto. Invece la nostra esperienza amministrativa non è neanche iniziata e già arrivano gli attacchi scomposti». Non ci va leggero Massimiliano Ciarpella, nuovo sindaco della città di Porto Sant’Elpidio e che senza troppi giri di parole ha replicato alle dichiarazioni odierne di Paolo Petrini. «A dir poco incredibili sono le accuse di Petrini che, dopo aver calcato nel recente passato ben altri palcoscenici politici, ha fatto male i conti sul suo ritorno in campo a Porto Sant’Elpidio ed appare ancora frastornato dal risultato elettorale.  L’ex candidato sindaco imbastisce un processo alle intenzioni sulla mia scelta di trattenere la delega all’urbanistica “per farla gestire a Giorgio Marcotulli”. Intanto trovo di incredibile arroganza l’affermazione per cui Marcotulli sarebbe stato l’unico in tutta la mia coalizione a potersi occupare di urbanistica. E chi lo ha sentenziato? Quella sinistra che negli ultimi anni non ha saputo individuare figure in grado di risolvere le questioni più annose della città?».

«Stimo Marcotulli, risorsa preziosa della nostra coalizione. Se ho trattenuto questa delega – spiega il sindaco – non è per darla ad un assessore ombra, ma perché ho ritenuto competa al sindaco essere direttamente referente delle strategie di sviluppo del territorio; perché ci siamo spesi in campagna elettorale su alcuni progetti che riteniamo prioritari, fra tutti la riqualificazione e rigenerazione urbana di alcuni quartieri; perché ho intenzione di seguire in prima persona le politiche per uno sviluppo armonico della città. Inoltre, non è possibile soprassedere sulle sgangherate allusioni formulate nei miei confronti da Petrini e, quindi, da chi ha ideato e concepito in città un modello politico e di potere che si tramanda di generazione in generazione e che al ballottaggio del 28 e 29 maggio è stato scardinato. Adombrare sospetti solo per l’attività professionale notoriamente svolta da mio padre è inaccettabile così come lo è ricevere lezioni di moralità da Petrini: faccia un esame di coscienza e poi monitori gli atti e l’azione amministrativa perché su questo dobbiamo confrontarci».

Parole dritte e forti quelli di Ciarpella che poi conclude rincarando la dose. «Non vorrei che l’ex candidato sindaco Petrini, che dovrebbe pensare alle sue vicende personali piuttosto che a quelle altrui, quando ricorda che il comportamento degli amministratori deve essere improntato ai criteri di imparzialità e buon andamento, con esclusione di ogni possibile commistione tra ruoli e l’interesse personale, stesse in realtà rivolgendo un monito a sé stesso. Non accetto insinuazioni su manovre poco chiare ed ombre, da chi ha perso perché ha bandito la parola trasparenza da questa città ed ha approvato ogni singolo progetto strategico di Porto Sant’Elpidio, per decenni, sopra la testa dei cittadini. Noi non amministreremo così. Questo è il cambiamento che la città ha scelto e che, evidentemente, Petrini non ha ancora capito».

Maikol Di Stefano

 



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