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Primo Consiglio dell’amministrazione Ciarpella: «Priorità all’ascolto, basta politica autoreferenziale» (Le Foto)

PORTO SANT'ELPIDIO - Prima assise oggi pomeriggio alle 19. In sala consiliare sfilano i nuovi amministratori e consiglieri. Tofoni eletto presidente. Il sindaco rimarca le sue priorità e ringrazia la moglie. Parola anche ai competitor sconfitti Petrini e Battlià, e al suo predecessore Franchellucci

di Maikol Di Stefano (foto Simone Corazza)

Il primo discorso da sindaco in consiglio comunale, le linee programmatiche e il passaggio definitivo da campagna elettorale e vita amministrativa. Porto Sant’Elpidio si ritrova nella sala consiliare di Villa Murri per applaudire e ascoltare le parole della nuova amministrazione. Una prima seduta che si è aperta, oggi alle 19, con l’inno nazionale, davanti ad una platea gremita di cittadini e tanti canditati consiglieri non eletti alla tornata elettorale. Proseguendo poi col primo iter classico: la nomina del presidente. Nessuna novità sulla nomina alla carica, che ha visto il consigliere di maggioranza Diego Tofoni eletto con quindici voti favorevoli e due voti contrari, come avevamo già preannunciato proprio su Cronache Fermane.

Diego Tofoni

Libero professionista, 40enne, nato e cresciuto a Porto Sant’Elpidio, Diego Tofoni figlio d’arte dell’avvocatessa Valeria Montecassiano già prima cittadina nella metà degli anni novanta. «L’auspicio del consiglio comunale è quello di vedere la sala sempre così anche nelle prossime sedute. Ringrazio il sindaco, i consiglieri che hanno appoggiato la mia candidatura, ma anche quelli che rispettosamente hanno fatto una scelta differente – spiega emozionato Tofoni – Ho fiducia che il nostro lavoro possa contribuire alla crescita della nostra città a tutti noi faccio l’augurio di un buon lavoro e viva Porto Sant’Elpidio».

Solo dopo le prime parole del nuovo presidente del consiglio comunale, arriva il giuramento del sindaco Massimiliano Ciarpella in piedi dinanzi a tutta l’assise riunita. «Giuro di osservare lealmente la costituzione italiana». Il primo cittadino passa poi alla spiegazione delle linee programmatiche e al primo intervento alla città. «Un’emozione molto forte ritrovarmi dinanzi a voi a ricoprire il ruolo di sindaco. Mi auguro davvero di essere il vostro sindaco nel termine più pieno del ruolo, un grazie particolare a tutti i concittadini per essere venuti così numerosi e soprattutto un sentimento di profonda gratitudine lo rivolgo alla città, agli uomini e le donne che qui vivono. Grazie a chi ha partecipato a queste elezioni, chi è stato eletto e si trova qui e chi non ce l’ha fatta. A loro dico di non lasciare l’impegno per il territorio e vale per ogni schieramento politico. Un omaggio doveroso a tutti coloro che mi hanno preceduto in questo ruolo, nessuno escluso partendo da Mario Ricci, primo sindaco della città. Mario Andrenacci sindaco quando io ricoprivo il mio primo ruolo da consigliere comunale e a Nazareno Franchellucci che mi ha preceduto. Un grazie alla mia famiglia e a mia moglie per la pazienza che ha avuto e quello che avrà, a me e a noi. Con grande responsabilità ci tocca portare avanti il cambiamento, Porto Sant’Elpidio ha bisogno di partecipazione. Ricoprirò questa carica tenendo sempre presente che i cittadini di Porto Sant’Elpidio saranno al centro del mio impegno, a premiare la nostra coalizione credo sia stato il programma, ma anche la coesione. Una cosa voglio dire ai cittadini: non perdonateci se perderemo l’entusiasmo che ci anima e chi ci permette di sognare una Porto Sant’Elpidio migliore».

Massimiliano Ciarpella

Massimiliano Ciarpella, emozionato, passa poi a parlare delle linee programmatiche per il prossimo lustro. «Il primo punto è l’ascolto, troppo a lungo mancato negli anni. Ecco perché ad una politica autoreferenziale che ha guidato a lungo questa città vogliamo rispondere impegnandoci a tagliare la distanza fra palazzo e cittadini, noi prendiamo l’impegno di creare consulte e tavoli di concertazioni partendo su tutti con turismo, sociale, commercio, sport e cultura. Questo è un percorso che vorremmo condividere con la minoranza, inoltre credo sia importante coinvolgere in maniera attiva  i consiglieri comunali affidando loro delle deleghe consiliari e facendo sì che possano lavorare quotidianamente per la città. Secondo punto è la sicurezza, Porto Sant’Elpidio non deve rassegnarsi ad essere una città di frontiera. La nostra deve essere una realtà cittadina dove ci si deve sentire sicuri di vivere tranquillamente le aree pubbliche e private della città. Tutto questo nonostante l’impegno del corpo di Polizia Locale che deve però essere supportato dalle politiche del governo centrale e dalle forze dell’ordine. Se questo non rientra nei compiti del sindaco direttamente, lo è quello sulle forze cittadine. Per questo riteniamo doveroso intervenire sul potenziamento della polizia locale, video sorveglianza e collaborazione tra pubblico e privato coinvolgendo attività commerciali e operatori balneari».

Massimiliano Ciarpella

Ciarpella che poi non dimentica anche di parlare delle aree verdi e di riqualificazioni delle aree come la Fim, ma anche la Ligmar. Linee programmatiche già presenti in campagna elettorale. «Vorrei poi parlare del turismo balneare. Dopo decenni d’investimenti errati, finalmente abbiamo, grazie all’intervento della Regione Marche, un’opera in corso che tutela la nostra costa. Il turismo deve passare attraverso la programmazione. Programmare in anticipo cartelloni estivi e invernali, lo faremo costituendo una cabina di regia che abbracci le realtà di categoria. Dobbiamo preservare il grande lavoro sul sociale fatto dalle associazioni di categoria. In questo senso crediamo nell’introduzione dello psicologo di base per i cittadini under trentacinque d’età, l’abbattimento delle barriere architettoniche partendo da edifici pubblici, spiagge e impianti sportivi, oltre al rafforzamento dell’attività di supporto domiciliare per la famiglie con gravi difficoltà».

Gian Vittorio Battilà

Spazio, dichiara il sindaco, ci sarà anche per cultura e sport con interventi di ammodernamento per «Palazzetto dello sport, campo da baseball e manti erbosi in sintetico degli impianti calcistici».  Un discorso che il primo cittadino chiude citando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e tornando allo slogan della campagna elettorale: il cambiamento. «Vorrei chiudere tornando ad una parola: cambiamento. Facile da enunciare, ma che ora richiama tutti noi a tradurre in impegno e azioni. Chiudo citando il capo dello stato: “Non si può rigettare il cambiamento. Una prima riunione dell’assise che ha visto anche l’intervento dei due candidati sindaco sconfitti. «Un in bocca al lupo a tutto, ho sentito il buon programma di Massimiliano perché noi siamo qui per collaborare e non per creare ostacolo. – spiega Gian Vittorio Battilà – Il cambiamento c’è stato, ora sta a voi e a noi lavorare bene. Chiedo particolare attenzione per la sostenibilità, ma soprattutto per sport e cultura».

Paolo Petrini

Parole a cui fa seguito l’intervento di Paolo Petrini. «Ognuno di noi in questi anni dovrà imparare qualcosa, il sindaco a fare il sindaco, l’assessore a fare l’assessore e il consigliere a fare quello di consigliere. In tutto questo io devo imparare quello d’opposizione, non l’ho mai fatto in vita mia. Non ho preconcetti o secondi fini, credo che il ruolo d’opposizione sia quello di controllare gli atti della maggioranza e valutare gli obiettivi che essa vuole portare avanti e collaborare per quanto possibile – spiega l’ex parlamentare – Ho ascoltato le linee programmatiche e sono indirizzi già contenuti nel suo programma, non li potrò condividere, ma vedremo nelle prossime riunioni le modalità con le quali verranno portati avanti. Ribadisco il fatto che sia un errore la delega all’urbanistica che il sindaco ha voluto tenere per sé, non lasciandola a qualcuno di differente. Sul discorso della partecipazione della città, sono sempre d’accordo con la partecipazione dei cittadini, però voglio ricordare a tutti che siamo stati vittima di una cultura molto dannosa, quella in cui gli eletti facevano i portavoce dei cittadini, ma noi siamo rappresentanti della città, è differente».

Nazareno Franchellucci

Intervento che ovviamente non poteva mancare, quello del sindaco uscente, oggi consigliere di minoranza, Nazareno Franchellucci. «Siamo dinanzi alla nuova amministrazione comunale a cui faccio gli auguri di buon lavoro, penso di poter testimoniare direttamente sulla mia persona quanto sia importante il ruolo di amministratore e quindi capire tutto quello che inciderà sia sulla sfera privata e personale, che poi inevitabilmente incide sulla città. E’ chiaro che il mio pensiero e il mio augurio non possono che andare al sindaco Massimiliano Ciarpella. Quando capita di sentire la parola “sindaco” mi giro ancora, perché è un ruolo che ti resta dentro – racconta strappando un sorriso l’ex sindaco – Smettere di ricoprire tale ruolo ti fa rendere conto come più del 50% del tuo cervello era sempre legato all’essere primo cittadino. Capita spesso che ti fermi a ragionare e cerchi di capire e cosa si poteva fare per la città. Ho apprezzato il discorso di Ciarpella su quello che riguarda il livello personale ed il ringraziamento alla famiglia e alla moglie. Ecco, se c’era qui presente la mia, poteva confermare che fino all’ultimo giorno ho sempre fatto il mio lavoro amministrativo, penso di poter dire di aver veramente pochi rimpianti e rimorsi in questi dieci anni perché abbiamo sempre cercato di applicare le linee programmatiche e che ci hanno portato a vincere due volte e che devono essere un faro per un’amministrazione. Noi dobbiamo impegnarci affinché l’attività di opposizione sia sotto gli occhi e l’osservazione di tutti. Oggi abbiamo pochi elementi per poter valutare le politiche della prossima amministrazione comunale, ma sicuramente ci sarà tempo».



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