«Sarà difficilissimo entrare e uscire di casa. Vi sembra una cosa normale?». L’ingegner Arnaldo Trentuno, in qualità di consulente di una famiglia proprietaria di alcuni immobili lungo la statale Adriatica, proprio dove sta sorgendo la nuova rotatoria di San Tommaso, torna a far sentire la propria voce. «Oggi, dopo uno stop temporaneo, sono ripartiti i lavori. Speravamo in una rimodulazione del progetto e invece, da quello che abbiamo potuto apprendere, le opere continueranno con il progetto iniziale. Questo sapete cosa significa? Che realizzeranno un cordolo che di fatto renderà difficilissime l’entrata e l’uscita di casa per le persone che assisto. E, a mio avviso, ci saranno grossi problemi di manovra anche per eventuali mezzi di soccorso».
« Abbiamo scritto a tutti, Comune, Provincia, Anas e Prefettura. Solo quest’ultima si è interessata della vicenda interpellando, da quello che so, la Provincia. Ma a quanto pare – rimarca l’ingegner Trentuno – non è cambiato nulla. Da domani avremo una serie di difficoltà inaccettabili. Stiamo parlando di entrare e uscire di casa, vi sembra una cosa normale? E’ o non è un diritto. Ma il sindaco Calcinaro parla di “pagliuzze”. A questo punto non ci resta altro da fare che adire le vie legali. E infatti abbiamo già interpellato un avvocato per far valere i sacrosanti diritti. Non si può certo accettare di dover rimanere “segregati” in casa». Intanto in queste ore, su una rete del cantiere è comparso un cartello di protesta con su scritto un messaggio a dri poco chiaro nel suo messaggio: “Questa rotatoria è uno scandalo”.
Rotatoria di San Tommaso, Calcinaro: «Guardiamo i tanti lati positivi»
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