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Elezioni, Vesprini e il terzo polo da civici al voto. Destra e sinistra troppo “distanti”

PORTO SAN GIORGIO - Manovre in corso per definire gli schieramenti in vista dell'ormai imminente avvio della campagna elettorale per la scelta del nuovo sindaco. I civici di Valerio Vesprini pronti a muoversi da soli senza alcun supporto dei partiti.
di Sandro Renzi
Tre liste, forse quattro, che saranno espressione di più sensibilità. E’ quanto trapela dalla macchina elettorale messa in piedi dal terzo polo dell’ex assessore Valerio Vesprini che, per inciso, formalmente non ha ancora sciolto la riserva e quindi a tutti gli effetti non è ancora il candidato sindaco dei civici a cui guardano con interesse i partiti da alcune settimane. Un interesse che rischia però di infrangersi contro decisioni già prese e che, salvo ripensamenti, non contemplano la presenza delle formazioni politiche tradizionali. Insomma i civici stavolta andranno dritti per la loro strada e non sembrano disposti a far salire sul carro Lega, Fratelli d’Italia o Udc, tanti più i loro simboli e analoga valutazione riguarderà probabilmente anche i rapporti con partiti di centrosinistra. Il Pd, a dire il vero, è tra quelle poche formazioni tradizionali che non hanno mai espressamente tirato per la giacca Vesprini, almeno fino ad ora. Questo non vuol dire che non ci si possa incontrare. Lega e Fdi la scorsa settimana hanno annunciato questa volontà, ovvero sondare se esistano punti di contatto per una alleanza con i civici. Ma sembra di capire che i margini siano ridotti all’osso.
Giochi fatti allora per il terzo polo? Sembra proprio di sì. Gli incontri si susseguono, il programma si sta scrivendo, gli endorsement continuano ad arrivare. Ma alla formazione delle liste si lavorerà con attenzione <nel rispetto delle sensibilità di ciascuno e delle aree tematiche>. Chi ci sarà dentro è Forza Italia con cui l’accordo è ormai definito grazie al ruolo di Alessandra Petracci che ha fatto da apripista. Ma sul simbolo del partito Vesprini è stato chiaro. C’è anche la sede elettorale in via della Repubblica e ci sono loro, i “senatori”, Fabio Bragagnolo, Giuseppe Catalini, Renzo Petrozzi che di esperienza amministrativa ne hanno maturata in tanti anni, pronti a dare una mano all’ex assessore, ma anche gli amici storici come Giampiero Marcattili, assessore per pochi mesi,  ma sempre fedele a Vesprini e le new entry come Giacomo Fagiani, ex componente di Italia Viva, che ha affidato ad un post le motivazioni del suo ingresso nel terzo polo. <Sono sempre stato contrario e diffidente da ogni forma di populismo, sovranismo e estremismo politico. Ho avuto esperienze con partiti di area liberale riformista, ricoprendo in qualche occasione incarichi nei direttivi locali. Oggi purtroppo non mi rivedo in nessun partito politico di quest’area, ma questo non significa che sia venuta meno in me la passione per la politica. Vivo a Porto San Giorgio e mi sento Sangiorgese, qui ho conosciuto mia moglie, abbiamo messo su famiglia e in questa realtà cresceranno i nostri figli. Ma questa città è a misura di famiglia? Per certi aspetti no, manca un’edilizia convenzionata per le giovani coppie, un asilo nido gratuito per i redditi medi e bassi, e un vero welfare comunale per famiglie con figli. Lavorerò affinché tutto questo verrà realizzato, e per farlo servirà un’amministrazione coraggiosa e competente. Ed è per questo che insieme ad un gruppo di amici abbiamo deciso di aderire ad un gruppo civico, auspicando la candidatura a sindaco di Valerio Vesprini>. Difficile, se non impossibile, in questa fase strappare dichiarazioni. Nessuno scopre le carte per timore che si possa andare al voto dopo l’estate. Ipotesi remota seppur ancora in piedi che spinge i protagonisti a non farsi ingabbiare da lunghe e logoranti campagne elettorali.


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