di Alessandro Luzi
Il caso del tragico incidente in cui ha perso la vita Giuseppe Lenoci non si è chiuso. Il pm Serena Bizzarri aveva chiesto l’archiviazione del caso nei confronti del titolare della ditta in cui il 16enne stava svolgendo l’attività di alternanza scuola-lavoro. Il gip del tribunale di Ancona, Sonia Piermartini, invece ha accolto l’opposizione all’archiviazione presentata dall’avvocato della famiglia Lenoci, Felice Petruzzella. Secondo il gip infatti sono ancora tanti gli interrogativi a cui dare una risposta. A partire dai motivi per cui il giovane si trovasse su quel furgone a distanza di circa 120 chilometri da Monte Urano. Il pm dovrà verificare anche se la trasferta a Serra de’ Conti, luogo del tragico incidente, era un appuntamento ordinario o straordinario nel calendario abituale della ditta. Un altro aspetto su cui far luce è se il titolare fosse a conoscenza del casellario del dipendente alla guida del furgone quella mattina del 14 febbraio 2022. Ora il pm avrà a disposizione sei mesi per verificare tutti gli interrogativi posti dal gip. Dunque proseguono le indagini sul titolare della ditta per accertare se vi siano o meno delle responsabilità colpose su quanto accaduto.
Intanto il 30 ottobre del 2023, il conducente del furgone davanti al gip ha patteggiato a un anno e quattro mesi di reclusione. Il giudice aveva concesso la sospensione della condizionale. Una pena ritenuta equa dal legale della difesa, Igor Giostra. Angela Lenoci, zia del ragazzo, a seguito della sentenza era stata chiara: «Non vogliamo il colpevole ma la verità. Da parte nostra non c’è stato alcun accanimento nei confronti del dipendete alla guida del veicolo. Piuttosto ci preme sapere cosa è accaduto quella mattina del 14 febbraio. Questa storia non si deve chiudere come un incidente di percorso, infatti abbiamo presentato l’opposizione alla chiusura delle indagini». Una richiesta dunque accolta da parte del gip. Anche perchè è chiaro che la causa della morte di Lenoci sia l’incidente. Tuttavia restano da accertare i motivi per cui il ragazzo si trovasse in trasferta di lavoro a Serra de’ Conti durante il periodo dei Pcto, motivo per cui il gip non ha accolto la richiesta di archiviazione del caso.
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