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Pnrr – Bonus e contributi per il settore turistico alberghiero

PAROLA AGLI ESPERTI - Continua su Cronache Fermane la rubrica in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Fermo guidato dalla presidente Eliana Quintili. Ogni settimana i professionisti iscritti all'Ordine affrontano temi di attualità e approfondimenti sul mondo della contabilità, fiscale e del lavoro

di Andrea De Santis

La misura M1C3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con una dotazione di 6,68 Mld prevede, tra le altre misure, investimenti volti al miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, riqualificando e migliorando gli standard di offerta, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. Nello specifico l’investimento 4.2, della misura M1C3, è destinato a una pluralità di interventi, tra cui: 1) Credito fiscale (530 milioni) per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico) alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane; 2) una percentuale di Fondo perduto per incentivare gli investimenti in un periodo complesso come quello post-Covid.
Il DL 152/2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 di sabato 6 novembre), che detta disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, e nello specifico l’art. 1, rubricato Contributi e credito d’imposta per le imprese turistiche, prevede un credito d’imposta dell’80% e un contributo a fondo perduto.

Soggetti destinatari
I soggetti beneficiari sono le imprese alberghiere, le strutture che svolgono attività agrituristica, le strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.

Spese ammissibili
Il credito d’imposta ed il contributo a fondo perduto spettano per i seguenti interventi di:
• incremento dell’efficienza energetica e di riqualificazione antisismica delle strutture;
• eliminazione delle barriere architettoniche;
• manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia, funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a) e b);
• realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
• digitalizzazione (impianti wi-fi, siti web ottimizzati per il sistema mobile, programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale, strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità, servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente.

Incentivi
Ai soggetti beneficiari, che sostengono spese per la realizzazione degli interventi ammissibili, dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024, è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito di imposta, fino all’80 per cento di quanto speso. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, è cedibile, in tutto o in parte, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari.
Oltre al credito d’imposta è riconosciuto un contributo a fondo perduto non superiore al 50 per cento delle spese sostenute per gli interventi ammissibili, nel limite massimo di 100.000 euro. Il contributo a fondo perduto è riconosciuto per un importo massimo pari a 40.000 euro che può essere aumentato anche cumulativamente:
• fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15 per cento dell’importo totale dell’intervento;
• fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società abbia i seguenti requisiti: imprenditoria femminile, imprenditoria giovanile (massimo 35 anni) che operano nel settore del turismo.
• fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa è ubicata nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’ammontare massimo del contributo a fondo perduto è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, fatta salva la facoltà di concedere, a domanda, un’anticipazione non superiore al 30 per cento del contributo a fondo perduto a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria
Credito d’imposta e fondo perduto sono cumulabili, a condizione che tale cumulo, non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi ammissibili.
Le modalità applicative per l’erogazione di credito d’imposta e contributo a fondo perduto saranno stabilite da un avviso del Ministero del Turismo di prossima emanazione.



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