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Il viceministro Rixi: «Tratto marchigiano dell’A14 quello con più bisogno d’interventi»

VISITA - Ricevuto a palazzo Sforza, il tema caldo è stato l'autostrada: «Bisognerà affrontarlo nei prossimi mesi. Sia intervenendo sul numero di corsie sia come modifica del percorso». FOTO/VIDEO

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Il viceministro Edoardo Rixi a Civitanova

di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)

«Il tratto marchigiano della A14 è quello a livello nazionale che ha più bisogno di interventi», così il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi che nella sua tappa marchigiana ha toccato con mano le criticità del sistema infrastrutturale ed in particolare della situazione in autostrada con i cantieri infiniti e che sono costati la vita poco tempo fa all’atleta paralimpico Andrea Silvestrone e a due dei suoi figli.

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Stretta di mano con il sindaco Fabrizio Ciarapica

Nel tour marchigiano il viceministro ha incontrato questa mattina ad Ascoli alcuni rappresentanti di Confindustria, poi nel primo pomeriggio ha raggiunto Civitanova dove ha incontrato il sindaco Fabrizio Ciarapica e il primo cittadino di Macerata e presidente della Provincia, Sandro Parcaroli. Presenti all’incontro anche il prefetto Flavio Ferdani e tutta la Lega cittadina con il capogruppo in consiglio Giorgio Pollastrelli, ma anche l’ex assessore alla cultura, ora deputata Giorgia Latini, l’ex deputato Mauro Lucentini, Luca Buldorini, commissario provinciale della Lega, la consigliera regionale Anna Menghi.

visita-viceministro-rixi-parcaroli-latini-ciarapica-lucentini-civitanova-FDM-4-650x433«Quello che è certo è che sulle opere prioritarie del Governo bisogna che ci sia attenzione da parte di tutti i ministeri per procedere rapidamente – ha detto Edoardo Rixi ad Ascoli a margine di un incontro con i rappresentanti di Confindustria – Abbiamo la necessità di creare un sistema ridondante, soprattutto nelle Marche, regione che è attanagliata da lavori autostradali e di manutenzione particolarmente pesanti. Ne abbiamo parlato le scorse settimane coi presidenti di Marche e Abruzzo e con la Società autostrade per trovare una soluzione alla perimetrazione dei cantieri e alle temporizzazioni. Ma è altrettanto evidente che se non avremo strade alternative comunque sarà difficile sbloccare la situazione del traffico. Per cui abbiamo bisogno di opere che ci consentano di drenare parte del traffico – ha proseguito – e anche la possibilità magari di riuscire ad avere un potenziamento ferroviario in grado di assorbire in parte il traffico pesante». Tema affrontato anche nell’incontro civitanovese: «Venendo qui da Ascoli l’autostrada l’ho trovata piuttosto sgombera – ha aggiunto – ma il tratto marchigiano della A14 credo sia l’arteria che a livello nazionale ha più bisogno di interventi. E’ un tema che bisognerà affrontare nei prossimi mesi. Sia intervenendo sul numero di corsie sia come modifica del percorso. Questo è un Paese che è 25 anni che non pensa alle sue infrastrutture e che è andato avanti dicendo no a prescindere ritenendo che quanto fatto negli anni ’60 fosse sufficiente per i prossimi 50 anni».

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