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«Hanno impoverito la sanità e ora se ne riscoprono paladini» L’affondo di Tulli contro il Pd

FERMO - Il consigliere comunale indipendente Gianluca Tulli: «Purtroppo dimenticano colpevolmente che hanno governato la Sanità Regionale e quindi quella locale, per 20 anni. Un lasso di tempo in cui hanno prodotto un progressivo impoverimento in termini di risorse economiche, risorse umane e servizi, dimostrando tutta la loro incapacità governativa. L'attuale amministrazione regionale è ben conscia dello stato in cui hanno ridotto la sanità i governi a guida del Pd - conclude Tulli - a tutti i livelli, nazionale, regionale, locale. E' da qui che la politica intrapresa dall'attuale governo regionale, di intesa con quello nazionale, è ripartita e può portare solo a dei miglioramenti»

L’intervento dei dem riguardo il consiglio comunale aperto sul tema della sanità non è piaciuto al consigliere comunale indipendente Gianluca Tulli. «Oggi si scoprono paladini e difensori della sanità fermana – afferma Tulli – vantandosi che finalmente si discute di sanità locale in un consiglio comunale aperto. Purtroppo dimenticano colpevolmente che hanno governato la Sanità regionale e quindi quella locale, per 20 anni. Un lasso di tempo in cui hanno prodotto un progressivo impoverimento in termini di risorse economiche, risorse umane e servizi, dimostrando tutta la loro incapacità governativa. Ricordo anche l’opposizione del Pd alla richiesta mia e di altri consiglieri comunali, che respinsero, la proposta di un consiglio comunale aperto, alla presenza della allora amministrazione regionale o la loro difesa delle giunte di sinistra quando denunciavamo il progressivo impoverimento e la sciagurata politica che stavano attuando. Questa amministrazione regionale, nella figura del presidente Acquaroli e dell’assessore Saltamartini, che ringrazio per aver dato la disponibilità a partecipare al consiglio comunale, a differenza del Pd non si è mai sottratta al confronto».

«In 20 anni abbiamo assistito alla creazione del modello fallimentare Asur – sottolinea il consigliere – che di fatto ha politicizzato la sanità. Altrettanto grave è stata la chiusura di tutti i pronto soccorso territoriali, impiegando anni per dotare l’attuale pronto soccorso del Murri con spazi idonei per una utenza di circa 180.000 abitanti. Reparti mancanti di primari per diverso tempo, licenziamenti, revoche, la fuoriuscita di ottimi professionisti passati al privato.
La presa in giro sull’ emodinamica, favorevoli a parole ma nei fatti contrari perché non era prevista nel Piano Socio Sanitario. Ma, in ultimo, cosa gravissima perché la Regione questo dovrebbe fare, mancanza di capacità di programmazione considerato che non hanno previsto il ricambio dei medici in quiescenza, problema che ci porteremo avanti ancora per qualche anno».

«L’attuale amministrazione è ben conscia dello stato in cui hanno ridotto la sanità i governi a guida del Pd – conclude Tulli – a tutti i livelli, nazionale, regionale, locale. E’ da qui che la politica intrapresa dall’attuale governo regionale, di intesa con quello nazionale, è ripartita e può portare solo a dei
miglioramenti».



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