facebook twitter rss

«Casa Joyce Lussu diventi centro di scambio per le idee dei giovani che lei amava»

PORTO SANT'ELPIDIO - In un convegno si è tornati a parlare di Joyce Lussu e dell’acquisto e uso pubblico di Villa Salvadori, che l’ha ospitata per diversi anni. Diversi in sala coloro che l’hanno conosciuta, amici, vicini di casa, oltre ai relatori. Tutti intenzionati a non far calare il sipario su una carismatica figura del ‘900: la nuova proposta prevede, infatti, di organizzare una passeggiata che parta da Casa Lussu e arrivi fino alla foce del fiume Tenna, il 25 aprile, data fondamentale nella storia dell’antifascismo italiano. 

di Silvia Ilari

Una sala polifunzionale gremita ha accolto ieri mattina il ricordo di Joyce Lussu a Porto Sant’Elpidio, all’interno del polo culturale “Beniamino Gigli”. Promotori del convegno “Joyce Lussu – Partigiana, femminista, poetessa” sono stati la Cgil Fermo e Spi Marche. Per lo SPI nazionale, era presente la segretaria Tania Scacchetti. La mattinata di riflessione sulla sua figura ha visto anche la partecipazione del Centro Studi Joyce Lussu, a lei dedicato e fondato dai suoi amici più cari, del sindaco Massimiliano Ciarpella e la moderazione del giornalista Maurizio Blasi

Massimiliano Ciarpella

Oltre agli interventi che hanno ricordato le battaglie antifasciste di Lussu e la sua opera letteraria, inevitabile è stato tornare a parlare della messa in vendita di “Casa Salvadori” (conosciuta a di Lido San Tommaso, dove Joyce Lussu ha vissuto i suoi anni marchigiani).

Proprio da questa casa, è nato il convegno stesso come spiegato da Elio Cerri, segretario regionale Spi Marche: «Siamo arrivati a quest’appuntamento in quanto il segretario generale dello Spi Cgil della Sardegna, Marco Greco, mi ha scritto “Ciao Elio, ho saputo che la casa dove abitava Joyce Lussu è in vendita. Sarebbe un peccato che finisse in mani speculative, sarebbe bello potessimo fare qualcosa”. A quel punto, abbiamo creato un progetto che potesse dare un respiro più lungo nel tempo, non limitando a un semplice convegno. Se vogliamo raggiungere l’obiettivo, le iniziative vanno moltiplicate. Bene le interpellanze, bene le interrogazioni come quella del senatore Verducci, ottima l’apertura in occasione delle Giornate del Fai. Per quanto ci riguarda questa non sarà l’unica iniziativa sul territorio, dove vogliamo costruire un rapporto con gli studenti degli Istituti superiori e le loro famiglie, affinché la figura di Joyce Lussu, anche attraverso un uso pubblico della sua residenza, continui a vivere. Per questo stiamo chiedendo che la casa sia per la comunità, per essere un luogo di cultura, studio e aggregazione per le nuove generazioni». 

Barbara Micheleic – segretaria Cgil Fermo

«Questa casa è stata anche rifugio di ufficiali e militari alleati durante la Resistenza, oltre che buen retiro di Joyce – spiega Luisa Serroni del Centro Studi – Questo luogo viene profondamente segnato dalla sua presenza. La grande affluenza alla Giornata del Fai è una conferma del fatto che la tematica interessa la comunità, oltre alle 24.000 firme raccolte dalla giornalista sarda Federica Ginesu; quindi, il dibattito è tutt’altro che chiuso. Noi non vogliamo che la casa sia né un museo, né un mausoleo, ma che sia un centro vivo, di memoria attiva». 

A farle eco, Barbara Micheleic, segretaria Cgil Fermo: «L’iniziativa che abbiamo messo in campo ci impone di valutare quanto sia importante recuperare questo luogo, rendendolo ovviamente fruibile. Credo che la Cgil di Fermo e lo Spi Marche possano essere punti di riferimento in questa battaglia, per creare una convergenza di intenti. Penso sia importante che diventi un luogo aperto ai giovani, perché la stessa Joyce amava il confronto con loro». 

Francesco Verducci

Presente anche Francesco Verducci, senatore e firmatario dell’interrogazione parlamentare per l’acquisto della casa: «Non è un caso che la sala sia così gremita. C’è tra Joyce e il nostro territorio un rapporto indissolubile che vive attraverso di noi, attraverso le persone che l’hanno conosciuta e che vogliono tramandare questo legame alle nuove generazioni».

Seduta in sala anche Annalinda Pasquali, docente e studiosa di Joyce: «Vorrei sottolineare che un altro spazio interessante: l’archivio di Gladys Salvadori Paleotti Muzzarelli, nato negli anni ’60 e riconosciuto negli anni ’90 come pubblico. Lì si può ripartire da documenti originali che riguardano tutta la famiglia di Joyce». 

 

Diversi in sala coloro che l’hanno conosciuta, amici, vicini di casa, oltre ai relatori. Tutti intenzionati a non far calare il sipario su una carismatica figura del ‘900: la nuova proposta prevede, infatti, di organizzare una passeggiata che parta da Casa Lussu e arrivi fino alla foce del fiume Tenna, il 25 aprile, data fondamentale nella storia dell’antifascismo italiano. 

 

In fila per visitare la casa di Joyce Lussu: «Ecco perché è necessario tornare a parlarne» (Le Foto)

In fila per visitare la casa di Joyce Lussu: «Ecco perché è necessario tornare a parlarne» (Le Foto)

“25 anni senza Joyce Lussu”: convegno per celebrarla mentre tiene banco la vendita della sua dimora

Passa all’unanimità la mozione sulla tutela della casa di Joyce Lussu

Casa Lussu, il Centro Studi fa il punto: «Abbiamo proposte concrete. Nessuna contrapposizione con la famiglia» (Video)

Vendita della casa di Joyce Lussu, Calcinaro: «Se il Ministero interviene noi ci saremo»

«Salviamo la casa di Joyce Lussu» La petizione supera le 22mila firme

Cesetti si schiera a difesa di Casa Lussu: «Subito un tavolo istituzionale»

Le Case della Memoria in campo per l’abitazione della scrittrice Joyce Lussu: «Patrimonio fruibile da tutti i cittadini»

In vendita la casa di Joyce Lussu, l’appello del Centro Studi: «Aiutateci a preservare la sua memoria» Pronta la lettera al ministro Sangiuliano

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti