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«Un errore sostituire Legnini, ora Castelli si dimetta da senatore» Pd alla carica

IL GRUPPO consiliare dem in Consiglio regionale non lesina critiche al Governo sulla nomina del senatore FdI a commissario alla Ricostruzione
«Un errore sostituire Legnini, figura autorevole e riconosciuta da tutte le parti politiche, che il nuovo commissario si dimetta come fece lui». Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico delle Marche. Il riferimento è ovviamente alla nomina al senatore Guido Castelli a commissario alla Ricostruzione.
«Con estrema sorpresa e disappunto apprendiamo a mezzo stampa che il presidente del Consiglio ha nominato un nuovo commissario per la ricostruzione. Siamo sorpresi – proseguono i dem – perché dopo gli appelli di tutti i comitati dei terremotati del Centro Italia e dei sindaci di tutte le parti politiche, ci saremmo aspettati come gesto di rispetto di una comunità ancora ferita, la conferma di Giovanni Legnini: una figura di grande valore tecnico e istituzionale che è riuscita a far partire la ricostruzione del centro Italia, tanto che lo stesso Governo ha scelto di nominarlo come commissario ad Ischia. Viviamo con stupore questa nomina – aggiungono – perché non pensavamo che si potesse fare spoil system solo per questioni di spartizione di poltrone e potere sulla pelle delle comunità terremotate, dopo il riconoscimento unanime del percorso fatto dalla struttura commissariale».
«Il nostro ruolo istituzionale – proseguono  – ci impone di augurare che il nuovo commissario possa lavorare in continuità con quanto fatto dal precedente per scongiurare vacatio che genererebbero ulteriori intoppi alla ricostruzione. A Giovanni Legnini – concludono – va invece il nostro grazie per il lavoro svolto con competenza, capacità ed educazione istituzionale, impossibili da eguagliare. A tal riguardo, Legnini, assunto il ruolo di commissario si dimise autonomamente dalla Regione Abruzzo per dedicarsi a tempo pieno alle comunità colpite dal sisma. Ci aspettiamo ugualmente che il nuovo commissario scelga di dimettersi dal Senato per onorare a pieno il mandato conferitogli».


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