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Ospedale Murri, da gennaio entra in funzione la nuova Cardio Tac

SANITÁ - Il nuovo macchinario ha la capacità di studiare l’intero volume del cuore nel tempo di un singolo battito cardiaco. Da lunedì partirà l’aggiornamento del personale. Il direttore dell’AV4, Roberto Grinta: «Con la nuova tac compiamo un altro step nel potenziamento delle attrezzature a disposizione del nostro ospedale».

La posizione organizzativa dell’Area tecnica Daniela Scarponi, le funzioni organizzative per la radiodiagnostica Daniel Marchesi e Angela Mattioli, la direttrice sanitaria Elisa Draghi, il dr. Luca Polci della direzione medica ospedaliera, il direttore della UOC radiodiagnostica Gianluca Valeri

Da lunedì 19 dicembre partirà, con l’aggiornamento del personale della UOC di radiodiagnostica, l’attività  del nuovo sistema per Tomografia Computerizzata (TC) GE Healthcare modello “Revolution CT”, la cui  installazione è in fase di completamento all’ospedale Murri di Fermo.
La nuova tac sarà pienamente operativa da inizio 2023. Si tratta di un sistema multidetettore a 256 strati di ultima generazione, dotato della tecnologia “Dual Energy” con tempo di rotazione del complesso tubo-detettori di circa 0,2 sec. La novità del macchinario è la sua capacità di studiare l’intero volume del cuore nel tempo di un singolo battito cardiaco. La tecnologia “dual energy” permette la riduzione degli artefatti dovuti alla protesi metalliche, analizza la composizione chimica dei tessuti corporei, ad esempio dei calcoli renali e delle calcificazioni periarticolari ed evidenzia in maniera elettiva l’edema spongioso osseo.

Quelli che sembrano paroloni complicati, in realtà, semplificano il lavoro di diagnostica dei medici e garantiscono una maggiora accuratezza.

Il direttore dell’Ufficio tecnico ing. Alberto Franca e l’ing. Rocco Tirabasso

«La nuova TC – sottolinea il direttore del reparto di radiodiagnostica, Gianluca Valeri – permette applicazioni avanzate in ambito cardiologico, vascolare, polmonare, oncologico, neurologico ed addominale  effettuando lo studio completo di tutti i distretti corporei. Gli esami si eseguono con una drastica riduzione di raggi X erogati e del mezzo di contrasto somministrato ai pazienti; si effettuano studi anatomici rapidi avvicinando la diagnostica per immagini allo studio della funzione degli organi, non solo della morfologia degli stessi».

La continuità dell’attività diagnostica è stata garantita, durante il periodo di sostituzione della precedente tac, da un sistema  installato all’interno di appositi moduli, posizionati nell’area sottostante l’accesso principale al Murri. L’apparecchiatura provvisoria ha garantito l’esecuzione di esami nei pazienti ambulatoriali affetti in particolare da patologie oncologiche oltre che in quelli affetti da patologie internistiche, infiammatorie, vascolari  e post-traumatiche. A partire dal 26 dicembre, la tac provvisoria sarà restituita e i moduli verranno smontati.

«Con il nuovo macchinario, che sarà a regime tra qualche giorno, compiamo un altro step nel potenziamento delle attrezzature a disposizione del nostro ospedale – commenta il subcommissario dell’Area vasta 4 Roberto Grinta – Ringrazio tutto il personale della radiodiagnostica, la direzione medica di presidio, l’ufficio tecnico per il prezioso lavoro svolto, con il direttore Alberto Franca e l’ing. Rocco Tirabasso, l’ing. Elisa Bitti per l’ingegneria clinica della nostra Area vasta, il dirigente Asur per le professioni tecnico diagnostiche Massimo Mazzieri ed il dirigente delle professioni sanitarie Renato Rocchi».



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